Redazione, 10 novembre 2024.
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Reuters ha riferito ieri che venerdì Whashington ha incriminato un iraniano con l'accusa di avere complottato per assassinare Donald Trump, prima delle elezioni.
Pronta e dura la reazione dell'Iran con il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei che ha calassificato tale notizia come "ripugnante".
Secondo il governo iraniano si tratterebbe di un vero complotto orchestrato tra Israele e l'opposizione iraniana allo scopo di "complicare le questioni tra America e Iran".
Per il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti d'America (DOJ), l'accusato cinquantunenne Shakeri, sarebbe un membro della Guardia Rivoluzionaria residente a Teheran.
Emigrato negli USA da piccolo, afghano per altre fonti, sarebbe stato deportato nel 2008 a causa di una condanna per rapina e vivrebbe, comunque in libertà, in Iran.
Sarebbe stato lo stesso Farhad Shakeri ad informare le forze dell'ordine americane alle quali avrebbe riferito "che il 7 ottobre 2024 gli è stato assegnato l'incarico di fornire un piano per uccidere" Trump.
Avrebbe aggiunto di non volere pianificare l'omicidio di Trump seguendo le indicazioni che avrebbe avuto dal Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC).
Un puzzle difficile da comporre, non si comprende la ragione dell'accusa verso un cittadino che si sia rivolto alle forze dell'Ordine per informarle di un rischio così grave e della volontà di astenersi dal compiere l'omicidio, nonostante la minacciosa prescrizione dell'IRGC.
Pare, addirittura, che un funzionario dell'IRGC abbia detto che se Sakheri non avesse rispettato la scadenza che gli era stata indicata, il piano sarebbe stato rimandato a dopo le elezioni in USA.
L'IRGC potrebbe tollerare un'azione di insubordinazione di tale gravità, accettando, "pacificamente", di posticipare un omicidio che ritenesse così funzionale alla sua causa?
A monte dell'ipotetico piano di omicidio anche la supposizione sbagliata che Trump avrebbe perso e che sarebbe stato più facile colpirlo a morte da perdente.
Possibile che in Iran non fosse percepita l'alta probabilità di successo di Trump su Harris?
Questra trama, così poco credibile, sembra tessuta da menti risolute ma di scarso profilo intellettuale.