WELLS FARGO. COSTRETTA AL RISARCIMENTO DEI DANNI INFLITTI AI CLIENTI NEL 2016
Giannina Puddu, Portavoce Nazionale di Forza Del Popolo, 21 dicembre 2022.
L'Industria Bancaria dovrebbe essere ripensata per essere adeguata ai reali bisogni delle Società ed anche, affinchè, l'azione dei suoi imprenditori (privati) sia equiparata a quella di tutti gli altri, prevedendo dunque, la rivisitazione dei privilegi stellari di cui godono (stampare moneta, prestare soldi a leva, etc...) e sia corretta l'attribuzione dei ruoli così che cessino di essere, nel medesimo contesto, scrittori di regole, controllori e controllati insieme.
All'industria finanziaria si è attribuita e riconosciuta una prassi che in qualunque altro contesto sarebbe inconcepibile seguendo un semplice approccio logico e razionale.
E, nonostante questo ambiente goda di smisurati e surreali privilegi, banchieri&bancari al soldo dei primi, si spingono perfino oltre violando le stesse regole che hanno redatto (in totale autonomia e discrezione) quali binari di scorrimento del loro business.
La politica di remunerazione, che ha assegnato alla voce "variabile" un peso sempre più alto in funzione del raggiungimento dei budget annuali, di periodo, di prodotto, etc., ha condotto e conduce, spesso, questi lavoratori in cravatta, fuori percorso mentre indossano scarponi chiodati per camminare sui corpi dei clienti verso i quali dovrebbero nutrire, invece, il massimo rispetto e la massima riconoscenza per la fiducia da essi concessa.
Invece, spavaldi e squilibrati, non si accontentano come potrebbero e si danno alla creatività finanziaria, fuori norma.
Era stato il caso, per esempio, della Wells Fargo, una delle quattro big bancarie americane nel 2016, quando emerse, con la potenza di uno scandalo, la pessima politica di gestione dei rapporti con la clientela adottata dalla banca.
Gli USA sono la Nazione in cui tutto (o quasi...) può accadere, anche che un colosso bancario sia denunciato, accusato, processato e sanzionato a dovere e costretto al rimborso del danno inflitto, con i suoi soldi e non con quello dei contribuenti!
In Italia, casa nostra, ciò pare essere, talvolta, ma con scarso vigore, moderatissima convinzione e risultati perlopiù assenti.
In Italia, i grandi scandali finanziari, spesso finiscono insabbiati confidando nella memoria corta dei cittadini e nella rete di delinquenti che si accordano tra loro, scambiandosi favori e adeguate e reciproche coperture di spalle.
Pensate che ciò che ha combinato Wells Fargo non sia mai accaduto in Italia?
La mia lunghissima esperienza professionale e associativa sul terreno della finanza milanese mi hanno insegnato che:
- il Sistema finanziario è una rete globale, sempre connessa per la condivisione di "piani" e "prassi" comprese quelle che si collocano al massimo grado di scorrettezza;
- che i "piani" e le "prassi" appartengono a due macro-categorie: quelle ufficiali che viaggiano attraverso i comunicati delle Banche Centrali e di ogni Istituzione di "controllo&governo" prevista e quelle che, nelle segrete stanze, si concepiscono e si doffondono nel circuito chiuso degli addetti ai lavori;
- le malefatte che emergono, quando e dove emergono, si registrano in quasi tutte le banche, ovunque, dunque anche in Italia.
- le "best practice", soggette a mutamenti e sostituzioni frequenti, ripempiendo, inutilmente, quintali di carta e le ricettive, quanto passive menti degli esperti di "diritto bancario", sono procedure commerciali o professionali introdotte formalmente ed in pompa magna, con lo scopo dichiarato e tutto da verificare, di essere, rispetto alle precedenti, più corrette e più efficaci per la tutela degli interessi dei clienti delle banche.
Orbene, negli USA, la grande Wells Fargo è stata indagata a fondo facendo emergere, a cura della magistratura locale, una ricca serie di abusi perpetrati dalla banca in danno dei suoi clienti, tanto da costringere anche la FED all'adozione di misure di sanzione proporzionate al danno causato.
Secondo il governo americano, la banca (che non ha ammesso le accuse come parte dell' accordo raggiunto ma paga ....) ha:
- impropriamente negato modifiche al mutuo, con alcuni clienti che hanno perso la casa;
- in oltre 1 milione di casi ha congelato illegalmente i conti dei consumatori;
- ha manipolato la registrazione dei pagamenti effettuati dai suoi clienti;
- ha ripreso possesso di veicoli dei suoi clienti in modo illegale;
- ha addebitato, in modo improprio, commissioni e interessi;
- ha aperto conti correnti fasulli all'insaputa dei clienti ai quali ne aveva assegnato la titolarità.
In Italia, per esperienza diretta, ho assistito a numerosi casi in cui i Tribunali facevano riferimento, nella redazione delle loro sentenze, alle circolari di Banca D'Italia ignorando la legge italiana sull'usura.
Tanto che decisi di cessare tale attività che avrebbe solo esposto i clienti a costi alti senza ritorno.
Ho contezza di casi nei quali, il giudice coinvolto per usura su mutuo, ha rifiutato di nominare il CTU attribuendosi la competenza (assolutamente assente) per la valutazione matematica-finanziaria del piano di ammortamento, infliggendo, su questa base del nulla, una sentenza di negazione dell'usura al titolare del contratto di mutuo, ancorchè marcio.
Negli USA suona altra musica.
Il direttore dell'Ufficio per la Protezione Finanziaria dei Consumatori, Rohit Chopra, ha tenuto a precisare che l'azione legale contro Wells Fargo non fornirà l'immunità ai suoi dirigenti.
Giustappunto!
Sono i "dirigenti" delle banche (supportati dai quadri inferiori...) a mettere in atto attività fuori legge.
Le Banche non sono entità immateriali ma veicoli giuridici che agiscono attraverso i loro collaboratori, a gradi diversi di competenza e responsabilità.
In Italia, accade che, invece, i "dirigenti", ancorchè colpevoli, escano dalle banche oggetto di scandalo per ricollocarsi presso nuove realtà (pubbliche o private) conservando lo stesso potere, le stesse se non superiori entrate e la stessa spavalda arroganza.
La Wells Fargo ha appena raggiunto un accordo con le autorità americane per il pagamento di un rimborso del danno causato, pari a 3,7 miliardi di dollari che comprende una multa record di 1,7 miliardi di dollari motivata dalle accertate vessazioni inflitte ai clienti.
Wells Fargo, con sede a San Francisco, aveva dato luogo a "Il ciclo ripetuto di violazione della legge da parte di Wells Fargo ha danneggiato milioni di famiglie americane", secondo Rohit Chopra.
Il CFPB presieduto da Chopra, sta ordinando a Wells Fargo di rimborsare miliardi di dollari ai consumatori di tutto il paese.
Questo è un importante passo iniziale per la responsabilità e la riforma a lungo termine di "questo recidivo”.