Milano, 23 dicembre 2024. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.
Mentre Stellantis ha preso delle misure impopolari che costeranno "lacrime e sangue" agli addetti alla produzione negli stabilimenti italiani non ancora dislocati all' estero, immolando sull' altare l' agnello sacrificale, il vecchio CEO Tavares, VW ha subito una fortissima contestazione che ha dato subito una scossa.
VW ha portato le maestranze, a scendere in Piazza ed accettare uno dei tanti compromessi di non licenziare alcuno fino al 2030 ed a mantenere la produzione agli stessi livelli, ed in più, 50% nel termico e 50% nell'elettrico.
Renault, addirittura, ha ulteriormente scalato le vette del vecchio intervento salva Nissan, che a sua volta è stata salvata da Honda.
Che in più sta coinvolgendo anche Mitsubishi, già facente parte del trio Renault, Nissan e Mitsubishi.
Nel 2025, il gruppo potrebbe essere il terzo produttore al mondo dietro Toyota e VW, ma davanti a Stellantis ed i vari produttori Cinesi sempre più aggressivi e vicini e ,di cui, alcuni, hanno addirittura superato Ford e GM.
Quindi per tenere i Cinesi lontani, non bastano di certo i dazi imposti e quelli promessi da USA ed Europa.
Noi pensiamo che la strategia giusta sia quella Franco-Giapponese, che ormai da decenni si è così ben amalgamata e che ora può in fretta risalire la china, più delle altre cordate, avendo anche dei buoni prodotti e ben costruiti.
Il mercato ha già, guarda caso, premiato positivamente in borsa, soprattutto Renault con un risultato a doppia cifra in tutto il 2024 e solo marginalmente Honda, che si sobbarca per contro, l' onere più grande.
Non vediamo però molto bene nel medio lungo termine VW, che per noi ha messo solo una pezza, con il congelamento dei licenziamenti fino al 2030, il mantenimento della produzione
(noi dubitiamo fortemente che possano farlo, decidendo "ad imperio" di imporlo).
Il mercato, infatti, è la vera cartina di tornasole... Il vero giudice!
Chi sta peggio in assoluto è Stellantis che ha predicato bene ma razzolato male, sperperando liquidità (non se ne parla più della super liquidazione di Tavares - ndr), tecnologia e con modelli obsoleti, mentre sarebbe bastato concentrare quasi tutto sulla produzione italiana, peraltro con maestranze eccellenti, e con la manodopera meno cara, almeno in Europa, per sbarrare, almeno in parte l' invasione cinese.
Avviso per i naviganti... Se si vuol aver una posizione di investimento nell' Automotive, consigliamo di acquistare solo Renault con opzioni call strike 45/46 scadenza Gennaio /Marzo 2025, fin dalla seduta di lunedì 23 Dicembre.