Vince Obama, perdono le banche
Ammettiamo pure che se si ha il cuore sensibile e si è soliti lasciarsi trascinare dai sentimentalismi (che quasi sempre risultano essere espressione delle nostre reminiscenze materne, elemento che il più delle volte li priva di ogni logica razionale), è facile che ci si stia commuovendo nel sentire l’efficace discorso post vittoria di Obama, specie nella parte in cui cita l’amore sincero verso la sua first lady. D’altra parte `L`amor che move il sole e l`altre stelle` è capace tranquillamente di sviare la nostra attenzione da quella che è la sostanza del risultato delle elezioni americane.
La sostanza è che non ha perso Romney, o meglio sì, ma in primis le banche, le quali ci hanno rimesso per lo meno qualche milionata di dollari. A confermare questa teoria ci pensa l’elenco dei principali finanziatori dei due ex candidati, ripreso dal portale http://www.opensecrets.org.
Ebbene la quasi totalità dei finanziamenti alle campagne elettorali per le presidenziali 2012 proviene dai contributi di donatori individuali, mentre la percentuale di finanziamento da parte dei PAC è irrisoria (nulla per Obama e 0.3% del totale per Romney). Ai fondi dei finanziatori si aggiungono anche gli auto-finanziamenti disposti dal candidato stesso, che ammontano a 5,000$ per Barack Obama e ben 52,500$ per Mitt Romney. Ma quali sono i rispettivi donatori? Beccatevi l’elenco (i finanziamenti non sono stati disposti direttamente dalle organizzazioni, ma dai membri, dai dipendenti, dai proprietari e dalle rispettive famiglie. Per ogni organizzazione sono sommati inoltre i finanziamenti originati dalle società controllate o affiliate):
Barack Obama
• University of California $1,092,906
• Microsoft Corp $761,343
• Google Inc $737,055
• US Government$627,628
• Harvard University $602,992
Mitt Romney
• Goldman Sachs $994,139
• Bank of America $921,839
• Morgan Stanley $827,255
• JPMorgan Chase & Co $792,147
• Credit Suisse Group $618,941
Ora sì che la sconfitta di Romney assume un significato più ampio, anche se questa top five del fund rising non deve farvi pensare che Obama sia un `verginello` di contributi bancari (basta scorrere l`elenco più in basso). Ma dato che non siamo cinici, a noi piace comunque concludere tornando al romanticismo iniziale…godetevi il discorso completo di Obama
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