VIETATO VENDERE IVECO AI CINESI. Sarebbero altri 8093 italiani senza lavoro.
Giannina Puddu - 6 marzo 2021 La danza intorno a IVECO dura, ormai, da mesi.
L`ipotesi della cessione ai cinesi ha messo radici profonde. Ferma solo in attesa di nuove offerte al rialzo.
Peccato che gli offerenti siano, appunto, cinesi, con capitali di stato.
I cinesi sono acuti, hanno la vista lunga.
In Italia, invece e purtroppo, la vista è corta, troppo corta.
I cinesi non mirano unicamente al fatturato di IVECO, mirano anche e soprattutto all`acquisizione di tutte le abilità che IVECO esprime.
Cultura industriale da importare in Cina, sottraendola all`Italia.
L`osservazione è ferma alle mere valutazioni finanziarie, congelate all`istante. Dal punto di vista degli azionisti.
Secondo la stima di fonte bancaria l’offerta base di Faw corrisponderebbe a un multiplo ev/ebitda 2021 su Iveco di circa 5,3 volte, superiore all`attuale valutazione che incorpora per Iveco un multiplo ev/ebitda 2021 inferiore a 4 volte a circa 2,6 miliardi.
I sindacati sussurrano la loro timida richiesta di essere tempestivamente informati e coinvolti. Esprimono preoccupazione per i `potenziali rischi occupazionali ed industriali.
Ma, non si tratta di `rischi`, si tratta di certezze.
A Suzzara (Mantova), lavorano 1684 persone, a Brescia lavorano 2259 persone, tutte impegnate nella produzione di autobus e camion. Si aggiunge la quota di Ftp Industrial (divisione motori) attiva a Torino con 2450 addetti e a Foggia con altri 1700.
Se quest`operazione andasse in porto, è certo che 8093 italiani (con famiglia) perderebbero il loro lavoro. Quindi assisteremo ai soliti patetici picchetti davanti ai cancelli delle fabbriche. Assolutamente inutili e senza speranza.
In questo orribile scenario, di ulteriore desertificazione industriale del territorio italiano, avremo certo e ancora, nuovo valore per gli azionisti (i soliti); ma, perdita di prospettiva industriale per l`Italia, perdita di competenza industriale per l`Italia, perdita occupazionale per l`Italia, riduzione del PIL per l`Italia.
L`ipotesi di Golden Power suggerita da Giancarlo Giorgetti somiglia ad un fazzoletto usato per coprire la falla di un transatlantico.
Il POTERE D`ORO è quello che abbiamo già in casa. Molto è già andato perso. E` ora di fermare questo dissanguamento.
Se CNH (quindi la famiglia Agnelli) vuole cedere IVECO che IVECO sia azienda di stato, italiano, ovviamente, non cinese.