USA. L'INFLAZIONE RIALZA LA TESTA. MERCATI DELUSI.
Giannina Puddu, 11 aprile 2024.
I nuovi dati ufficiali sull'inflazione raffreddano gli entusiasmi degli investitori finanziari.
Perdite, ieri, sull'azionario e tassi in risalita.
Pare che la previsione di Robert Kiyosaki si stia avverando.
Come vi avevamo raccontato il 9 aprile u.s., Kiyosaki aveva detto: ”Con effetti negativi sulla vita dei cittadini/consumatori americani che hanno subito la stampa di moneta come contributo all'inflazione e, dunque, l'alto livello dei prezzi: “Mi dispiace dirlo, ma l’inflazione è qui per restare, l’incompetenza è qui per restare”.
Nella seduta di ieri, il Down Jones ha perso 500 punti, il Nasdaq e lo S&P 500 hanno perso l'1%.
Gli economisti ascoltati dal Dow Jones, hanno calcolato che l’indice dei prezzi al consumo a marzo è aumentato dello 0,4% su base mensile e del 3,5% su base annua, sopra le stime di un aumento mensile dello 0,3% e del 3,4% su base annua.
L’IPC core, indice al netto dei beni alimentari ed energetici, è sullo 0,4% rispetto al mese precedente, al 3,8% rispetto a un anno fa, contro le stime dello 0,3% e del 3,7%.
La probabilità che la FED riduca i tassi a giugno è pesata solo al 20,6%.
Cattive notizie sul fronte dei finanziamenti con tassi alti sulla scia del rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni che è tornato sopra il 4,5%.
L'obiettivo della Federal Reserve che ha compresso l'economia americana (e, non solo...) pur di raggiungere l'obiettivo dell'inflazione al 2%, è fallito, al momento.
L'azione della FED, è stata un pò come scavare un buco nell'acqua, a che serve alzare i tassi d'interesse mentre il debito pubblico cresce, spinto dalla spesa per interessi e dagli "investimenti di guerra" in giro per il mondo?
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 2 anni è salito a quasi il 5%!
Il 1 agosto del 2023, l'agenzia di rating Fitch aveva abbassato il suo giudizio sul debito pubblico USA da AAA, il rating di massima qualità, a AA+, irritando il governo americano.
Eppure, potrebbe starci un'ulteriore riduzione, per tassi alti, debito alto, inflazione in ripresa e perdita di fascino del dollaro...
In sofferenza anche le azioni bancarie, industriali, tecnologiche come Microsoft, Apple, JPMorgan, Caterpillar...
Eric Diton, presidente e amministratore delegato di The Wealth Alliance, spinge all'ottimimismo sostenendo che: “Questo è un buon catalizzatore come tanti altri. Non penso che questa sia la fine del mercato rialzista. Ma penso che sia una scusa per molte persone che hanno avuto molti guadagni, per prenderne alcuni.”
The Wealth Alliance, è obbligata all'ottimismo, essendo una società di consulenza sugli investimenti con clienti "serviti" che hanno, certamente, i portafogli carichi di azioni e obbligazioni che rischiano di raccogliere minusvalenze in una prospettiva di no-sotf landing, di inflazione e tassi ancora alti.
E' registrata presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, collabora con Fidelity Investments, come pianificatore finanziario certificato, con il supporto di un team di professionisti di alto livello.
Ma, ancorchè sia alto il livello delle professionalità, un rovescio del mercato non lascia scampo a nessuno, fatta eccezione per chi, in condizione privilegiata, si sia messo al riparo prima.
Questa condizione privilegiata non riguarda i risparmiatori e i loro risparmi che sono la materia prima dell'industria finanzaria che si nutre di visioni positive, fino a prova contraria e sempre, dopo che i buoi sono usciti dal cancello.
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