Università degli Studi della Tuscia Uno studio innovativo su nanosensore organometallico per il Data-Storage nell’ecosistema di Rome Technopole
Roma, 7 gennaio 2025. Di Alessadro Ambrosin.
ll Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell’Università degli Studi della Tuscia, all'interno delle iniziative del Rome Technopole, ha condotto una ricerca rivoluzionaria su un nanosensore organometallico per applicazioni di data-storage, che si distingue come il più completo studio di questo tipo in letteratura sul complesso [Fe(bpy)3]2+ in soluzione.
Il team ha utilizzato il supercalcolatore del DIBAF per simulare e analizzare la stabilità di diverse configurazioni di struttura elettronica del complesso [Fe(bpy)3]2+ in differenti molteplicità magnetiche.
"L’idea innovativa del Prof. Sanna di esplorare questo sensore su scala molecolare al di fuori delle consuete strutture simmetriche ha aperto nuove frontiere per le nostre ricerche", afferma il Dr. Zazza.
"Questo approccio ha richiesto algoritmi avanzati e una combinazione di tecniche spettroscopiche per comprendere in modo accurato gli elementi di struttura elettronica in grado di modulare il reale funzionamento di questo nanosensore."
"I risultati del nostro studio non solo confermano l'efficacia della modellistica applicata, ma stabiliscono anche un nuovo standard per le future ricerche in questo campo nell’ambito dell’ecosistema del Rome Technopole con collaborazioni internazionali di alto profilo culturale", conclude il Dr. Zazza.
La ricerca completa è accessibile al pubblico tramite il seguente link