Unicredit e la scorpacciata di bond

Nuova mossa di Unicredit per rafforzare il capitale. A due giorni dal termine per esercitare i diritti dell`aumento da 7,5 miliardi e dell`atteso rimpasto nell`azionariato, la banca, come riporta Ansa, ha deciso di acquistare fino a un massimo di 3 miliardi di euro di propri bond e altri strumenti subordinati dal valore nominale di 5,5 miliardi.

Obiettivo, migliorare il Core Tier 1 dopo che nei giorni scorsi la banca ha presentato in via ufficiale a Bankitalia il piano per arrivare al 9% entro la fine di giugno, secondo le richieste dell`Eba. La risposta della borsa all`operazione, letta anche come una dimostrazione della liquidità del gruppo, è stata immediata: le azioni sono partite a razzo fino a ridosso della soglia dei 4 euro (+5,8%) per poi concludere in rialzo dell`1,28% a 3,8 euro. Se il riacquisto andrà in porto per l`ammontare massimo di 3 miliardi Unicredit registrerà una plusvalenza di 490 milioni con un impatto positivo sul core Tier 1 di 10,9 punti base - si legge in una integrazione del prospetto informativo dell`aumento di capitale - mentre se le adesioni si fermeranno al 25% i profitti saranno di 123 milioni e l`impatto sul core tier 1 di 2,7 punti base.

L`offerta, che è valida sino al 3 febbraio, ha sulla carta le caratteristiche per allettare i detentori delle 10 categorie di strumenti di debito, computabili nel patrimonio di vigilanza, cui si rivolge. A seconda del tipo di bond, Piazza Cordusio propone tra il 50% e l`87% del valore nominale. Con un premio pari al 10% circa, rispetto alle quotazioni del giorno precedente sul mercato secondario, la proposta appare più generosa di operazioni analoghe realizzate nei mesi scorsi da colossi come il Santander e Bnp Paribas, che offrivano un premio quasi nullo o proponevano non contanti bensì lo scambio con altri titoli. E c`è fiducia che anche questa iniziativa, al pari dell`aumento, possa fare il pieno di adesioni. All`indomani dell`avvio del cantiere sulla governance e in attesa che gli investitori (tra questi Della Valle) contattati per partecipare alla ricapitalizzazione sciolgano le ultime riserve, Angelo Miglietta, segretario generale della Fondazione Crt, ha osservato che «Se entrano soci istituzionali di livello è positivo». L`aumento, ha aggiunto, «sta andando molto bene, siamo fiduciosi».

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