Ungheria, continua l`allarme rosso e i cds ci marciano...
L`Ungheria ha bisogno di un accordo con il Fondo monetario internazionale al più presto possibile per ricevere un salvataggio dall`istituzione di Washington e dall`Unione europea. A lanciare l`allarme è il capo dei negoziatori di Budapest nelle trattative, Tamas Fellegi, mentre i rendimenti de titoli di Stato a breve termine in asta stamani sono volati ai massimi di due anni e mezzo e il forint, la valuta ungherese, è scesa ai minimi storici a 324,07 contro l`euro.
Stando alla percezione dei mercati il rischio insolvenza dell`Ungheria non è mai stato così alto: i contratti credit-default swap, che misurano il rischio-default, sono in rialzo di 29 centesimi a 745, un nuovo record, mentre i negoziatori chiedono con urgenza un pacchetto di assistenza al Fmi e all`Ue. Un analista di Bnp Paribas parla di «situazione di panico».
Il governo ungherese si mostra però pronto a cambiare rotta. «Ci rendiamo perfettamente conto della situazione, vogliamo un accordo con il Fondo monetario internazionale e, se necessario, cambieremo anche la legge controversa sulla banca centrale», ha proseguito Fellegi nel corso della conferenza stampa odierna. Una delegazione ungherese andrà a Washington mercoledì prossimo. Ne farà parte anche uno dei vicepresidenti della banca centrale, finora esclusa dalle trattative. Secondo gli analisti, l`Ungheria è vicina alla bancarotta. In dichiarazioni di oggi all`emittente Klubradio, Andras Vertes, direttore dell`istituto economico Gki, ha detto che o il premier Viktor Orban cambierà radicalmente la sua politica autoritaria e la sua disastrosa politica economica, o sarà inevitabile una bancarotta, perchè il mercato non finanzierà più il Paese. I rendimenti dei titoli di stato all`asta volano a massimi: oltre 10% per i titoli a dieci anni. L`indice della borsa Bux scende ogni giorno, lo spread dei titoli ungheresi a dieci anni a Londra è attorno a 750 punti, il livello della Grecia. Per Fellegi il finanziamento del debito ungherese potrà essere fatto sui mercati finanziari, non c`è un rischio di bancarotta, e l`Ungheria ha bisogno dal Fmi solo una linea di credito precauzionale, cioè da utilizzare solo in caso eccezionale. Esperti concordano invece che senza un accordo con il Fmi e l`Ue, il mercato non finanzierà piu l`Ungheria, e la bancarotta sarà un pericolo reale fra tre mesi.