Una fuga di notizie inguaia il capo di Bns

Nubi sui vertici della Banca centrale elvetica, scossa da una serie di articoli di stampa su transazioni valutarie private effettuate dal presidente della Banca nazionale Svizzera (Bns) Philipp Hildebrand e dalla moglie, che ipotizzano un sospetto uso improprio di informazioni privilegiate. Secondo le anticipazioni rese note oggi dal settimanale elvetico Weltwoche, in edicola domani, lo stesso Philipp Hildebrand avrebbe dato ordine alla sua banca di cambiare in dollari circa 500.000 franchi svizzeri lo scorso agosto, poco prima della decisione della Bns il 6 settembre di fissare una soglia minima del tasso di cambio tra franco ed euro, con un impatto anche sul cambio del dollaro. Inoltre il presidente della Bns, sempre secondo la Weltwoche, avrebbe effettuato sulla borsa delle monete Foreign Exchange numerose operazioni di vendita-acquisto di euro e dollari.

Per la Bns alcune di queste informazioni non sono corrette e, in attesa di una conferenza stampa domani dello stesso Hildebrand, la banca rimanda ad un comunicato del 23 dicembre scorso nel quale si affermava che Philipp Hildebrand e la sua famiglia non avevano effettuato alcuna transazione illecita e che non era stato riscontrato «alcun uso improprio di informazioni privilegiate» . Il caso Hildebrand è scoppiato sotto Natale, quando la stampa ha riferito di un consistente acquisto di dollari contro franchi svizzeri effettuato in estate da Kashya Hildebrand, moglie del presidente della Bns. A suscitare scalpore, nella patria del segreto bancario, sono anche le circostanze della fuga di notizie. È stato infatti un tecnico informatico della banca basilese Sarasin, presso la quale si trovano i conti degli Hildebrand, a consegnare i dati bancari a un avvocato vicino all`Unione democratica di centro (Udc/Svp), il partito di destra populista del carismatico Christoph Blocher, ostile alla politica di Hildebrand. Il tecnico informatico è stato licenziato in tronco dalla banca.

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