Una bomba - finanziara - ad orologeria chiamata Detroit

Una situazione che crea tensione fra i cittadini della capitale dell`auto, che accusano le autorità dello stato di voler avviare una «supremazia bianca che verrà combattuta», in riferimento all`83% della popolazione nera della città «Il mio ruolo non è quello di guidare Detroit e il mio obiettivo non è quello di nominare un manager che gestisca l`emergenza: mi auguro che venga raggiunto un accordo che consenta la stabilità finanziaria» afferma il governatore repubblicano del Michigan, Rick Snyder, che nelle ultime settimane si è scontrato ripetutamente con il sindaco democratico di Detroit, David Bing.

Le casse di Detroit rischiano di rimanere a secco alla fine di maggio: la città, che ha visto la propria popolazione ridursi di un terzo nell`ultimo decennio, ha un debito di lungo termine di 12 miliardi di dollari e un deficit operativo che, entro il 30 giugno, rischia di toccare i 270 milioni di dollari. Bing non ha potuto partecipare alle trattative degli ultimi giorni perchè in ospedale per sottoporsi a un`operazione a causa dell`intestino perforato. A sostenere la sua causa e quella della città, che non vuole un manager esterno con ampi poteri, sono i cittadini: un centinaio si sono riuniti davanti al municipio cantando in difesa della città e contro il tesoriere dello stato del Michigan, Andy Dillon, accusato di sottrarre agli abitanti di Detroit i loro diritti. «Le città nere sono sotto attacco in tutto il Paese» afferma l`attivista Malik Shabazz, riferendosi alla maggioranza della popolazione di colore, l`83%, di Detroit. «Capiamo che abbiamo delle difficoltà finanziarie. Datemi l`aiuto che vogliamo, di cui abbiamo bisogno e che meritiamo non quello che volete imporci. Questa è una supremazia bianca e la combatteremo» aggiunge rivolgendosi a Snyder, governatore repubblicano bianco.