Un `nein` che mette di cattivo umore
La mattinata di ieri sembrava promettere bene sui mercati dopo che alcuni rumours indicavano un possibile intervento da parte della Banca Centrale Europea su di un possibile intervento volto all``acquisto di Titoli di Stato i cui rendimenti andassero oltre una certa soglia, con effetto calmierante e antispeculativo.
Ma secco e deciso, (e se ricordate, questo ce lo aspettavamo), e` arrivato il ``nein`` della Bundesbank la quale ancora una volta si e` mostrata infelissibile di fronte a qualsiasi intervento che vada nella direzione di un sostegno diretto agli Stati da parte dell`Istituto Centrale di Francoforte. Inoltre, successivamente, sarebbe stata la stessa BCE a smentire in parte una sua possibile manovra con il risultato che i rialzi che sembravano profilarsi nelle prime ore di contrattazione europea, si sono via via erosi fino addirittura a cedere il passo verso il territorio negativo come dimostrano le chiusure dei principali listini azionari del Vecchio Continente, con il FTSE MIB di nuvo sotto quota 15000 punti, il DAX Tedesco a -0,10%, il CAC Francese a -0,22% e lo spagnolo IBEX maglia nera d`Europa con una chiusura attestatasi a un -1,21%. A nostro avviso questo stop da parte della Germania poteva essere largamente previsto in termini di aspettativa dal mercato; cosi` non e` avvenuto in quanto evidentemente non era stato incorporato dai prezzi che al contrario mostravano voglia di rialzo per quelli che potevano essere nuovi target di brevi al rialzo sulla scia delle prime voci riguardanti il tetto agli spread.
Questa puo` comunque essere una chiave di lettura per queste fasi di mercato, che ancora ci apprestiamo a vivere, di scarsa liquidita` e pronunciata reattivita`, fermo restando che difficilmente potremmo assistere a movimenti in grado di condizionare quelli che invece sono i livelli di prezzo piu` importanti nel medio periodo e che andiamo analizzando da qualche tempo. Continuando con la panoramica della seduta di scambi di ieri, Wall street he terminato invece la sessione sulla parita` sostanziale, in attesa anche di qualche dato macro di medio rilievo che potrebbe risultare interessante, a cominciare dai Verbali degli incontri del Federal Open Market Committee (FOMC) della FED che dovrebbe fornire un dettagliato resoconto degli incontri di due settimane prima in materia di tassi di interesse e politica monetaria.
Intanto l`indice delle attivita` nazionali della FED di Chicago e` migliorato a luglio a -0,13 da -0,34 del mese precedente, evidenziando come la crescita americana sia rimasta sotto il trend storico per il quinto mese consecutivo ma con minore debolezza e con quello che appare un miglioramento della produzione industriale a fronte invece di consumi, occupazione e vendite ancora fiacchi. Vale la pena sottolineare gli incontri che si prospettano da oggi ai prossimi giorni del premier greco Samaras con Merkel e Hollande e l`incontro di questi ultimi di domani che potrebbero risultare decisivi per la permanenza futura del paese ellenico all`interno dell`area Euro. Da questo potranno dipendere in larga misura i corsi dei prezzi sui principali cambi a cominciare proprio dalla Moneta Unica.
A cura di Fxcm Italia