Un promotore e il ritorno alla giungla
Una sentita lettera scritta da un professionista del settore finanziario. Sono purtroppo un semplice promotore finanziario. Dico `purtroppo` perchè anche nel nostro settore ci sono volponi che la fanno da padrona.
Può capitare di trovarsi in una situazione per cui qualche capetto abbia un problema di tolleranza verso ogni forma di critica e dunque che, per ragioni poco evidenti ma subdole, si possa finire in una situazione di rapida e inesorabile depauperazione. Quando poi ogni via d`uscita viene preclusa, a seguito di differenti poteri di credito/discredito nei confronti dei piani alti, la trappola si perfeziona: la frustrazione diventa tanto grande da non farti più lavorare decentemente e in certi momenti dalla disperazione puoi essere tentato dal gettare la spugna, buttando via, così, tanti anni di lavoro onesto.
Naturalmente parlo in astratto, altrimenti qualcuno può pensare male...
Diverse persone usano modalità `alternative` piuttosto che il proprio `normale` merito lavorativo.
Ho l`impressione che ci troviamo sulla scia di un `ritorno alla giungla` iniziato alcuni anni fa.
Tuttavia la diffusione del fenomeno a livelli non toccati prima e l`accelerazione della crescita negli ultimi tempi mi danno l`impressione che ci stiamo avvicinamento a un picco, almeno temporaneo, .
Forse `il segreto` sta nel non abbandonarsi ai fenomeni triviali, da un lato, ma neanche essere tanto vulnerabili da non accettare di muoversi su un terreno scosceso o iperfetto, dall`altro.
Non prendere `solo` quel che passa il convento ma fare quello che si può ricordando anche che `ad impossibilia nemo tenetur`.
Continuate così e Buon Lavoro.
Xxx (articolo firmato ma firma omessa dalla redazione per motivi di privacy)