Un premio Nobel contro la politica economica UE

È un grosso errore concentrarsi sui tagli, un errore che si sta rivelando molto costoso per l`Unione europea. Inoltre c`è un`altra grave carenza in Europa: la mancanza di analisi e giudizio pubblico su queste politiche.

È quanto afferma il premio Nobel per l`Economia Amartya Sen, intervenuto oggi a Bologna a margine della presentazione del bilancio di sostenibilità di Hera. Sottolineando che in Europa, rispetto a come uscire dalla crisi, «non c`è un accordo politico generale», Sen precisa che «c`è una leadership finanziaria europea, intendo la Bce e le altre banche, che promuove questi tagli alla spesa pubblica per ridurre il deficit, mentre quello che occorrerebbe fare è espandere la crescita economica che porterebbe ad una riduzione del deficit perchè aumenterebbe il reddito e la ricchezza pubblica». Quanto all`aspetto che riguarda l`analisi pubblica, «non dico che manca totalmente un dibattito. Abbiamo visto che c`è sotto altre forme, per esempio le proteste di Occupay o degli `indignados` e i voti di protesta a cui stiamo assistendo in Europa, il dibattito si sta esprimendo in questo modo - precisa il premio Nobel - ma quello che intendo io è un dibattito paritario che non sia asimettrico non c`è».

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