Un Natale da vacche magre

Le onerose scadenze del mese di dicembre peseranno fortemente sull’andamento dei consumi di Natale.Tra IMU, bollette, nettezza urbana, e via dicendo, infatti, le famiglie (il cui potere di acquisto è già allo stremo, con una caduta del -13,2% dal 2008 ad oggi) - sostengono, in una nota, Federconsumatori e Adusbef - si troveranno sempre più in difficoltà, per questo saranno costrette a ridimensionare notevolmente il proprio budget per le festività di fine anno.

Dai primi dati emerge che la spesa totale delle famiglie si attesterà sui 3.5 - 3.8 miliardi di Euro, con una riduzione rispetto al 2011 di circa l’11-12%. Per questo, i consumatori chiedono ``per evitare il crollo dei consumi, misure urgenti come, ad esempio, l’anticipazione, se non la completa liberalizzazione, dei saldi invernali a prima delle festività``.

La spesa media a famiglia sarà, quindi, di appena 148 Euro.

La spesa si concentrerà soprattutto in alcuni settori.

Alimentare: seppure all’insegna del risparmio le famiglie italiane non rinunceranno al tradizionale “cenone”

Giocattoli: sotto l’albero di Natale, almeno i bambini non rimarranno delusi. Per gli altri regali, invece, si darà spazio alla creatività ed al fai da te, oppure si sceglieranno doni per la famiglia.Scordiamoci i regali tradizionali, come la cravatta o il profumo: quest’anno si preferiranno dei regali essenziali.

In pratica a Natale si regalerà tutto ciò a cui si è costretti a rinunciare durante l’anno, soprattutto in questo periodo di crisi:

occhiali (da vista, da sole);  beni per la casa (materasso, tende, elettrodomestici da sostituire),  ma anche abbonamento ai mezzi pubblici, spese notarili o per l’auto, ricariche telefoniche. E ancora:  massaggi, parrucchiere;  scorte di prodotti (olio, parmigiano, pasta); corsi sportivi o professionali (vacanze studio, corsi di informatica, di lingue, di pittura, di danza, ecc.).

In ogni caso, per evitare il crollo previsto per i consumi di Natale, che peggiorerebbe ulteriormente le condizioni dell’intera economia, è fondamentale avviare misure urgenti come ad esempio l’anticipazione, se non la completa liberalizzazione, dei saldi invernali a prima delle festività.

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