UE: sospiro di sollievo in Grecia, ma ora c`è la magagna Cipro
In Europa non ci si riesce nemmeno a rilassare un attimo che subito arriva un nuovo problema. Ma partiamo dal principio. La Grecia ha concluso ieri i negoziati con i suoi creditori internazionali per una nuova serie di misure di austerity necessarie per sbloccare una nuova tranche di aiuti finanziari, trovando un accordo con la troika. Lo ha detto il primo ministro greco, Antonis Samaras.
``Abbiamo concluso il negoziato sulle misure e il bilancio``, ha detto Samaras in un comunicato, aggiungendo che l`approvazione da parte del Parlamento di una nuova tornata di tagli ``non manchera` di far restare la Grecia nell`euro``.
Tutto a posto quindi? Macchè, il nuovo problema viene da est. La proposta di budget finanziario per il periodo 2014-2020 presentata dal Cipro ``mette a rischio le politiche dell`Unione europea``. E` il commento che arriva dal Parlamento europeo alla bozza di quadro finanziario pluriennale messa a punto da Cipro, paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo. Per Reimer Boege (Ppe) e Ivailo Kalfin (S&D), i negoziatori del Parlamento europeo per il prossimo budget settennale, ``e` davvero un brutto segnale`` quello che arriva dalla presidenza cipriota.
I due deputati europei contestano i tagli da 50 miliardi di euro alla proposta di budget della Commissione Ue contenuti nel documento stilato da Cipro. ``Siamo contrari a questo approccio, che mettera` inevitabilmente a rischio il futuro dei programmi e delle politiche europee``, commentano Boege e Kalfin. A loro giudizio l`applicazione della politica dei tagli colpisce ``proprio quelle aree considerate di vitale importanza per lo stimolo di crescita, occupazione e competitivita```.