UE. SALTA LA PROPRIETA' PRIVATA. I PRIMI ESPROPRI IN CATALOGNA

UE. SALTA LA PROPRIETA' PRIVATA. I PRIMI ESPROPRI IN CATALOGNA

Redazione, 9 maggio 2023.

Il Governo catalano, la Generalitat de Catalunya, ha avviato una procedura per rendere disponibili sul mercato le case vuote.

Ha appena approvato un decreto che  prevede che i proprietari di case non occupate (da più di due anni) inseriscano gli appartamenti nel mercato degli affitti sociali. 

Se i proprietari si oppongono sono obbligati per legge.

L' Assessore Regionale del Territorio della Generalitat, Jiuli Fernàndez e la portavoce Patricia Plaja hanno spiegato che si inizierà con 14 comuni dichiarati aree di forte domanda di alloggi: Cornellà de Llobregat, Mataró, Mollet del Vallès, Rubí, Vic, Viladecans, Vilanova i la Geltrú, Figueres, Lloret de Mar, Salt, Reus, Roda de Berà, Tarragona e Valls. 

Hanno spiegato che l'esproprio riguarda solo le case incluse nel Registro delle case vuote e occupate senza titolo qualificante (RHBO).

I piccoli proprietari non saranno interessati.

Gli espropri coinvolgeranno tra i 50 e i 70 appartamenti a partire dal 2024.

L'obiettivo dichiarato è quello di dedicarli all'affitto sociale a cui potranno accedere le persone vulnerabili e a rischio di esclusione.

La motivazione degli espropri sarà la violazione della funzione sociale dell'alloggio.

L' Agenzia AHC, attraverso le sue ispezioni, ha trovato 189 case vuote per più di due anni senza giusta causa.

Nei prossimi giorni, i proprietari coinvolti riceveranno la richiesta di messa a disposizione degli appartamenti e avranno 1 mese di tempo per dimostrare che sono stati occupati o che sono in fase di occupazione.

Se non producono tale dimostrazione avranno 3 mesi per accordarsi sul valore di vendita alla Generalitat.

Trascorsi i 3 mesi senza accordo sul prezzo, scatta l'esproprio.

È la prima volta che la Generalitat applica un intervento del genere e la novità si fonda sulla legge 1/2022 della Generalitat che potrà, come pure gli enti locali, espropriare per violazione della funzione sociale del diritto di proprietà.

Per questi primi espropri sono stati stanziati cinque milioni di euro.

Il budget è destinato a crescere via, via che altri comuni si aggiungeranno e proverrà dalle casse dell'Institut Català del Sòl (Incasòl - società pubblica dipendente dal Dipartimento del Territorio e della Sostenibilità della Generalitat de Catalunya).

Dai "grandi proprietari" parte la violazione della proprietà privata che potrà estendersi a tutti i proprietari.

Dall'Italia, viene in mente l’art. 42 della Costituzione che, in merito al diritto di proprietà, stabilisce:

la proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi d’acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi stabiliti dalla legge e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale“....

Nei "motivi di interesse generale" non sarebbe così complicato assorbire, come premessa la violazione della funzione sociale del diritto di proprietà e la ragione pubblica dell'esproprio motivata con la destinazione degli alloggi all'affitto sociale per agevolare le persone vulnerabili e a rischio di esclusione.


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