UE NOT IN MY NAME

UE NOT IN MY NAME

Trento, 7 marzo 2025. Di Paolo Rosa, avvocato

Ursula von der Leyen ha deciso di bypassare il Parlamento europeo per far approvare dal Consiglio il piano di riarmo di 800 miliardi.

Il tutto sulla base giuridica dell’art. 122 del TFUR che così dispone:

«1. Fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati, il Consiglio, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell’approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell’energia.

2. Qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un’assistenza finanziaria dell’Unione allo Stato membro interessato. Il presidente del Consiglio informa il Parlamento europeo in merito alla decisione presa».

Poiché non siamo in guerra, non mi pare si possa invocare una situazione di emergenza tale da poter scavalcare il Parlamento Europeo e quindi circa 450 milioni di elettori.

Il paragrafo 1 dell’art. 122 può essere invocato al di fuori delle situazioni di emergenza ma la sua formulazione introduttiva “fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati” dovrebbe garantire che il ricorso a questa base giuridica eccezionalmente ampia non vada a scapito delle prerogative del Parlamento.

Non mi pare di aver letto alcuna motivazione al riguardo che mi sembra necessaria ogni qual volta il Consiglio si avvalga dell’art. 122 TFUE.

Recenti studi (OCPI di Milano) hanno dimostrato che attualmente l’Unione Europea spende in armi molto più della Russia al punto che con il riarmo così prospettato si verrebbe addirittura a superare la spesa sostenuta dagli USA.

È quantomeno singolare poi che la spesa militare si possa espungere dai bilanci europei mentre questo non è possibile per tutte le altre spese attinenti ai diritti essenziali della persona.

Se le cose stanno in questi termini, dobbiamo amaramente prendere atto che il Parlamento europeo non serve più a nulla e quindi potremmo evitare di andare a votare.