Tutto pronto per il verdetto sul piano anti-spread
E` iniziata a Karlsruhe la due giorni di udienze sulla base della quale la Corte Costituzionale tedesca dovra` decidere sulla compatibilita` con la legge nazionale delle `Outright Monetary Transactions` (Omt), ovvero il piano di acquisto di titoli di Stato approntato, ma per ora mai applicato, dalla Bce.
Il parere definitivo, riporta Agi, e` atteso per settembre e potrebbe essere successivo alle elezioni politiche tedesche. La prospettiva di un pollice verso dell`Alta Corte di Karlsruhe e` pero` sufficiente a far tremare i mercati, dato che svuoterebbe di ogni proiettile il cosiddetto `bazooka` di Francoforte. Un forte nervosismo e` stato gia` percepibile nei giorni scorsi ai piani alti dell`Eurotower, il cui numero uno, Mario Draghi, ha dovuto sottolineare ieri in un`intervista alla `Zdf` come il cosiddetto `piano anti-spread` abbia come scopo preservare la moneta unica, e non soccorrere i paesi in difficolta`.
La `Faz` era arrivata addirittura a scrivere, per poi essere smentita, che la Bce stesse valutando di porre un tetto massimo agli eventuali acquisti di bond (una decisione che, di fatto, avrebbe in parte mutato il senso delle Omt) nel tentativo di anticipare le mosse della Corte o, quantomeno, di ammorbidire i suoi otto giudici dalle rosse toghe. A ricorrere contro le Omt sono stati diversi esponenti della politica e della societa` civile tedeschi, la cui tesi e` che l`acquisto di bond da parte della Bce causerebbe rischi non gestibili ai contribuenti della prima economia europea. Si tratta degli stessi soggetti che inoltrarono analoghi ricorsi contro la creazione dell`Efsf e dell`Esm (i fondi salva-stati dell`Eurozona), entrambi rigettati dall`Alta Corte.
Questa volta pero` si tratta di una partita totalmente diversa e molto piu` delicata dal punto di vista degli equilibri istituzionali.
Se l`Efsf e l`Esm erano stati varati dai governi europei, il programma Omt e` infatti frutto di un`iniziativa autonoma della Bce, che deve essere indipendente da ogni genere di condizionamento politico.
Il primo a varcare oggi la soglia dell`Alta Corte per testimoniare e` stato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che si e` detto sicuro che Francoforte `stia agendo nei limiti del suo mandato` e si e` detto fiducioso sul verdetto. La stampa locale intanto si concentra sullo scontro tutto teutonico tra i due tedeschi della Bce, entrambi chiamati a testimoniare: il `falco` Jens Weidmann, il capo della Bundesbank che aveva sempre avversato il lancio del `piano anti-spread`, e la `colomba`, Joerg Asmussen, il membro del Comitato Esecutivo che rappresenta il volto piu` morbido di una Germania che ha ancora una volta nelle sue mani il destino del continente.
Weidmann ha voluto minimizzare il conflitto.
`Non si tratta di due banche centrali che lottano di fronte alla Corte`, ha dichiarato ieri il presidente della Buba, nel corso di una conferenza, `due rappresentanti delle banche centrali sono stati invitati come esperti e risponderanno alle domande della Corte`. `Siamo stati invitati come esperti e le udienze offriranno una buona opportunita` per spiegare i vantaggi delle Omt`, gli ha fatto eco Asmussen, che non ha pero` nascosto la sua apprensione. `Ho grande rispetto per l`Alta Corte`, ha aggiunto, `parlando in generale, pero`, nessuna istituzione opera nel vuoto; se il programma di acquisto di titoli fosse eliminato, le conseguenze sarebbero serie`.