Milano, 7 settembre 2024. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari
Proprio sul finire di questa settimana si è poi materializzato quanto consigliato ai nostri lettori abbonati il passato weekend e che per non ripetere vi invitiamo a consultare.
Tutti gli asset che noi seguiamo ogni giorno sono pervenuti tutti a target.
Scrivevamo della continua discesa di un ex Blue chip come Intel passata appunto da 22 dollari a poco sopra i 18,50, dopo aver rotto la inesistente barriera psicologica dei 20.
Il cross Euro dollaro partendo dalla mediana 1,1050 ritornava poco sopra 1,11 ed in proiezione nella fascia di ulteriore debolezza del dollaro in area 1,1150.
E così il Nikkei, che pare non aver terminato la fase di indebolimento rimangiandosi quasi tutto il recupero e fermatosi solo per il momento a poco sopra 35000, riperdendo solo venerdì quasi un 5%, ed in settimana quasi il 10%.
La fase di insistenza sul "carry trade" sullo yen, acquistato a piene mani per finanziarsi investimenti in euro e dollari molto più remunerativi, pare non finire mai.
Si attende ancora un ulteriore aumento dei tassi da parte della BOJ( Bank of Japan).
Guardando poi il Vixsp500, dopo una breve fase digestiva in area 15,50 è balzato oltre i 20 molto vicino ad area di massima allerta, la cosidetta "barriera Piave", posta a 22 circa largo, fermandosi come massimo poco sopra a 21,55.
Ma abbiamo il sospetto che le Big cap, come Alphabet, Meta, Amazon ed AMD, con perdite che hanno sfiorato solo venerdì il 4%, facciano da apripista e succedaneo al VIX.
Ma che Tesla lo "spurio" titolo tecnologico perda il doppio (piu' dell' 8%), ma soprattutto sia NVIDIA il clone del VIX, con tutte le magnifiche 8, siano trainanti e tutti in rosso, ci sembra comunque plausibile.
I tre titoli raccomandati da raccogliere velocemente a "piramide rovesciata" negli storni che avranno, sono sempre Mediolanum fino a leggermente sopra i 10 euro.
Mentre Credem fin sotto i 10 euro.
Per Stellantis il punto di inizio raccolta non può prescindere dal raggiungimento del supporto e di 12,50.
Oro fisico sempre ritornato sui massimi di 2550 dollari con target price a lungo termine 2750/2800.
Mentre per l' Argento di nuovo all attacco dei 30 dollari dai 29 attuali con target price a breve medio termine 34/35. Con ETC o meglio con acquisto opzioni call strike 30.
Ci sarebbe anche il Petrolio WTI che arriva addirittura millimetricamente fino a 68 dollari il barile da noi indicato, noncurante delle notizie che i produttori di petrolio hanno rinviato ma confermato di un ulteriore taglio della produzione.
Che dovrebbe fare diminuire le scorte e far salire il petrolio.
Ma evidentemente preoccupa di più il calo dei consumi in Cina (ed in Europa).
Il quadro ci sembra completo e tendente, dopo un' illusoria piccola ripresa tecnica, a riprendere il cammino discendente, con da trainers il duo Giappone/USA.
Vedremo presto se sarà sufficiente prima alzare ancora i tassi da parte della BOJ e poi diminuirli da parte della FED.
Sempre con l ' assistenza di esperti professionisti.