TRASPORTO FERROVIARIO: DRIVER DI CRESCITA E OPPORTUNITA' DI INVESTIMENTO
Milano, 2 dicembre 2024. A cura di Nicolas Jacob, Equity Fund Manager ODDO BHF Asset Management SAS.
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Stando ai dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (“AIE”), il trasporto ferroviario rappresenta oggi il 10% del traffico passeggeri e il 7% del traffico merci a livello mondiale.
Il mercato ferroviario, nella sua accezione più ampia (infrastruttura, materiale rotabile, segnaletica), beneficia di fattori di crescita strutturali come la demografia, l’urbanizzazione, il commercio globale e le politiche pubbliche proattive.
È anche una leva fondamentale per lo sviluppo della mobilità sostenibile, dal momento che i treni sono i mezzi di trasporto motorizzati con le minori emissioni di CO2 e la maggiore efficienza per passeggero o tonnellata di merci trasportate.
Con un fabbisogno di investimenti annuali globali di circa 475 miliardi di dollari, il mercato ferroviario offre numerose opportunità per il fondo ODDO BHF Green Planet.
Driver di crescita strutturali
Lo sviluppo del trasporto ferroviario passeggeri (treno convenzionale, treno ad alta velocità, metropolitana) è legato a quattro fattori principali: demografia, urbanizzazione, geografia e politiche di pianificazione regionale.
Sia in termini di volume che di piramide delle età, la demografia è il principale motore della crescita del trasporto passeggeri.
I treni sono il mezzo di trasporto più efficiente in termini di passeggeri-chilometro percorsi, e in genere consentono alle persone a mobilità ridotta (compresi gli anziani) di spostarsi facilmente.
L’urbanizzazione è il secondo motore di crescita, in particolare per i sistemi di metropolitana, in quanto genera esigenze di mobilità su brevi distanze (fino a 50 chilometri) e con una frequenza elevata. Anche la geografia è un fattore importante, poiché i treni diventano meno attraenti degli aerei una volta superati i 1.000 chilometri.
Questo spiega in parte il maggior livello di sviluppo del trasporto ferroviario passeggeri in Europa rispetto a Paesi come gli Stati Uniti e l’Australia.
Le politiche di pianificazione regionale accelerano lo sviluppo del trasporto ferroviario, come dimostrato in Europa (obiettivi al 2030 basati sui piani della Rete di Trasporto Trans-Europea e del Sistema Europeo di Gestione del Traffico Ferroviario), in Cina (espansione della rete ad alta velocità per collegare l’80% delle principali città del Paese) e in India (strategia a basse emissioni di anidride carbonica progettata per aumentare il traffico passeggeri e merci del 7% all’anno tra il 2017 e il 2025).
In termini di trasporto merci, il principale motore di crescita per la ferrovia è la dinamica del commercio globale. Sebbene si preveda che la quota del trasporto ferroviario rispetto alle altre modalità di trasporto rimanga stabile al 5-7% entro il 2050 (molto al di sotto di quello su navi e camion), il trasporto merci su rotaia è destinato a raddoppiare in termini di chilometri di merci entro il 2050.
La ferrovia è particolarmente efficiente nei grandi Paesi con alti livelli di attività industriale, consentendo di trasportare grandi quantità di merci vicino ai siti di produzione, ai porti commerciali o agli hub logistici.
Non sorprende quindi che Cina, India, Russia e Stati Uniti rappresentino da soli l’80% del trasporto ferroviario mondiale.
Servono investimenti massicci nel settore ferroviario entro il 2050
Secondo l'AIE, in uno scenario di base che incorpora gli obiettivi e le politiche di sostegno annunciate nelle principali aree geografiche, la crescente domanda di trasporto ferroviario richiederà di estendere la rete ferroviaria globale di circa 430.000 chilometri di binari entro il 2050 (circa il 25% in più rispetto al 2020).
Oltre alle infrastrutture, è necessario che il settore investa in aree come il materiale rotabile (rinnovo e modernizzazione dei treni convenzionali, merci, alta velocità e metropolitane) e la segnaletica.
L’investimento medio annuo complessivo richiesto è di 475 miliardi di dollari, di cui 315 miliardi di dollari per le infrastrutture (costruzione della rete, compresa l’elettrificazione delle reti ferroviarie convenzionali nuove ed esistenti).
Impronta di CO2 invidiabile ed efficienza energetica nel settore dei trasporti
Il settore dei trasporti è responsabile di circa il 23% delle emissioni globali di CO2 legate al consumo di energia, con il trasporto stradale che rappresenta l’80% del totale. Il trasporto ferroviario, invece, contribuisce solo per il 3% (circa lo 0,7% delle emissioni globali) ed è la forma di trasporto motorizzato meno emissiva. Nonostante le grandi disparità tra le aree geografiche e le fonti energetiche utilizzate per le reti ferroviarie (carbone, petrolio, energia fossile, energia rinnovabile o nucleare), i treni sono, in media, 12 volte più efficienti dal punto di vista energetico rispetto al trasporto stradale e aereo in termini di energia finale per passeggero. Inoltre, sono otto volte più efficienti dei camion per tonnellata di merci trasportate.
La nostra esposizione al mercato del trasporto ferroviario
Il fondo ODDO BHF Green Planet è attualmente investito in cinque società esposte alla crescita del mercato ferroviario globale:
Wabtec, uno dei gruppi americani leader a livello mondiale nei mercati del materiale rotabile (passeggeri e merci) e del segnalamento. Genera il 50% delle sue vendite dal trasporto merci, di cui il 53% negli Stati Uniti e il 18% in Asia-Pacifico (i mercati più dinamici del trasporto merci).
Hitachi, gruppo giapponese che fornisce soluzioni di gestione energetica, automazione e mobilità sostenibile. Genera circa il 15% delle sue vendite nel mercato ferroviario (50% materiale rotabile, 50% segnalamento).
Aecom (USA), Stantec (Canada) e Tetra Tech (USA), gruppi di ingegneria e consulenza specializzati in infrastrutture, tutti e tre attivi nel mercato ferroviario (binari, stazioni, metropolitana, servizi intermodali).