TENDENZA ANCORA LATERALE. MA, POI, LA CORREZIONE...

TENDENZA ANCORA LATERALE. MA, POI, LA CORREZIONE...

Milano, 14 febbraio 2022. Di Fabrizio Brasili. Esperto di Scenarie Mercati Finanziari.

C'e' chi prevede un rialzo infinito e continuo , oltre i 30000 punti.
No, noi pensiamo piuttosto che come minimo si continuerà nel mini range posto fra 26500/ 600 e 27200/300, con possibili escursioni più verso un maxi range più in basso posto a 25800/900 che comunque il meno probabile superamento 27500/600.
Sostanzialmente trattasi della continuazione di lateralità iniziata in Dicembre, e che non è detto che continui ancora per molto.
Presto si dovrebbe uscire da questa lateralità più probabilmente alla rottura confermata di 25800/900, con primo supporto importante posto a 24500/600.
Temiamo che la somma di tutte le nuvole nere che ci minacciano da tempo e che non si sono in gran parte ancora manifestate, come il rialzo dei tassi USA (ormai si parla apertamente, quest'anno, di ben 7 rialzi di 0,25%) oltre ad un paio in Europa previsti sempre nel 2022, ma nel secondo semestre, possano portare il nostro indice principale  ed il future Giugno in area compresa anche fra 22500/600 e 22800/900.
Anche se solo intraday con un velocissimo sell off.
Non dimentichiamo inoltre la forte inflazione USA, (7,5%) che si riverberera' anche nel resto del mondo, ed a maggior ragione in Europa ed in Italia, dipendente da petrolio e gas in particolare.
I venti recessivi di possibile stagflazione  gia' stanno colpendo le fasce meno protette e più esposte, con chiusure di attività commerciali, artigianali ed industriali.
Ed anche i venti di guerra fra Russia ed Ucraina, che stanno polarizzando e preoccupando tutta l' Europa.
Qualsiasi soluzione si trovi a questa crisi, e noi pensiamo e speriamo  che sara' più che una vera e propria guerra, un' occupazione soft e lampo, il prezzo imposto dalla Russia sarà molto, molto alto. 
Ora entriamo in dettaglio.
Stellantis dopo l' exploit che resta tutt' ora un mistero e di certo un' esagerazione per molti , anche analisti e banche d' affari, con il titolo a dispetto di tutto e di tutti, immatricolazioni comprese,giunto fin quasi a 19,50 euro, ora sta zizzagando fra 16 e 17 euro circa largo , non sapendo o volendo prendere una direzione ben precisa. In questa fase, con l' aiuto delle opzioni, si può imbastire un comodo trading fra 15/15,50 e 19,50/20 euro vendendo rispettivamente Put  e Call, scadenza Giugno Settembre.
Oppure , con molta prudenza, visto quanto scritto in precedenza, iniziare ad accumulare a "piramide rovesciata" fin dai 15,90/16,20 ed uscire fin dai 17,20/17,50.
Per  Ferrari invece utilizzare solamente le opzioni in vendita , come sopra, in range molto ampio Put150/Call250  scadenza Settembre.
Il titolo infatti  fa fatica a rimbalzare da area supportale  192/93 e sta tentando di rompere tale fragile  barriera, e portarsi sui 183/84, vecchia resistenza ed attuale affidabile e forte supporto. Rimanendo però così anche sul TP di medio lungo periodo estremamente pericoloso.
 
Banca Mediolanum e Banca Generali.
Per il solo dividendo sarebbe limitativo in ogni caso, poiché con percentuali attorno al 9/10%, si rischierebbe molto probabilmente, al momento dello stacco, una secca minusvalenza in conto capitale,  certo, con un ipotetico successivo recupero.
Vediamo per entrambi fra l' altro, in questo inizio di anno, una maggior tenuta di Banca Generali, ma dopo una forte perdita da poco sopra i 44 euro agli attuali 36 euro negli ultimi 12 mesi.
Mentre per Banca Mediolanum dai poco sotto 9,50 euro, in pratica solo dalla passata settimana e' iniziata una fase di storno, con un - 3,50% , solo nell' ultima seduta , con il titolo pervenuto a 8,50/60.
Sui bancari, quasi tutti in odore di Risiko, suggeriamo da tempo ai nostri lettori abbonati, ben altri titoli, e con una cedola ed anche capital gain interessanti.
Intesa, BancoBpm, BPER, Credem, BSondrio, per esempio...
Per cui preferiamo consigliare di astenersi su Banca Generali e Mediolanum e concentrarsi su questi ultimi 5 titoli, nei modi e nei tempi (timing) consigliati.
Euro dollaro sempre nel range di breve  da perfetto e comodo, si fa per dire, trading, posto fra  1,1120 ed 1,1440, con uno più ampio di medio termine, fra 1,10/1,1050 e 1,15/1,1550. 
Per il lungo termine con un tiro alla fune fra le due sponde dell' Atlantico, dai relativi tassi previsti, da moneta facente  funzione di bene rifugio, dal Decennale Treasury arrivato a ben sopra il 2% di rendimento, e dai pesanti bilanci statali USA, possiamo solo ipotizzare più che prevedere, che rimane sempre " l' arte più difficile" un maxi range fra 1,08/1,0850  e 1,23/1,24, massimo già toccato negli ultimi due anni, che si dovrà pur andare a toccare , dopo un ultimo rafforzamento del dollaro contro euro.
Suggeriamo anche qui , molto meglio, l' utilizzo delle opzioni, ma solo con intermediari e consulenti Specialist.