Nel 2011 gli investimenti industriali del gruppo ammontano a 6,09 miliardi di euro, con un incremento di 1,51 miliardi rispetto al 2010, mentre l`operating free cash flow è di 5,76 miliardi, in diminuzione di 446 milioni sull`esercizio precedente per effetto dell`acquisto delle frequenze Lte. A fine 2011 il margine di liquidità si attesta a 14,7 miliardi. Per quanto riguarda le divisioni del gruppo, la business unit Domestic registra ricavi per 19,03 miliardi, in flessione del 5,2% su base annua. In particolare i ricavi Core Domestic sono di 18,12 miliardi (-4,9%) e il fatturato dell`International Wholesale ammontano a 1,39 miliardi (-11,2%). I ricavi delle Telecomunicazioni Fisse sono di 13,54 miliardi (-4,1%) e quelli delle Telecomunicazioni Mobili di 7,11 miliardi (-7,5%). I ricavi del gruppo Tim Brasil nel 2011 sono pari a 17.086 milioni di reais (+18,2%), mentre il fatturato in Argentina è di 18.496 milioni di pesos, in aumento del 26,5% rispetto al 2010.
Il monte dividendi per il 2011 scende invece a 900 milioni di euro. «Preso atto del recente peggioramento del contesto macroeconomico e in coerenza con l`obiettivo di mantenimento del merito di credito di Telecom Italia -spiega il presidente del gruppo, Franco Bernabè- il consiglio in sede di approvazione del bilancio 2011 proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 900 milioni di euro». Questa politica dei dividendi, continua, «contribuisce alla conferma del percorso di riduzione dell`indebitamento delineato nel precedente piano. Al raggiungimento di tale obiettivo la shareholder remuneration potrà tornare a crescere».
A fine 2011 l`indebitamento finanziario netto rettificato di Telecom Italia ammonta a 30,41 miliardi euro, in diminuzione di 1.054 milioni di euro rispetto a fine 2010, quando si attestava a 31,46 miliardi. Sul quarto trimestre 2011, si spiega dal gruppo, ha inoltre pesato l`investimento per l`acquisto delle frequenze Lte, senza il quale, l`indebitamento finanziario netto si sarebbe ridotto di oltre 2 miliardi di euro, a 29,2 miliardi.
Bernabè sottolinea poi che Telecom Italia «ha raggiunto tutti gli obiettivi indicati per il 2011 a livello consolidato in termini di stabilizzazione del fatturato, della redditività e della generazione di cassa operativa». Il presidente sottolinea che «crescono sia l`Ebitda sia i ricavi consolidati, soprattutto grazie al rafforzamento dei risultati dell`Argentina e del Brasile. Anche in Italia, il continuo impegno sull`efficienza ha consentito un miglioramento della dinamica dei risultati trimestre dopo trimestre, generando il free cash flow necessario a ridurre di oltre 1 miliardo di euro l`indebitamento nonostante l`investimento di 1,2 miliardi per l`acquisizione delle frequenze Lte». Infine, ha concluso, «proseguono il percorso di riduzione dell`indebitamento finanziario netto e il processo di riposizionamento verso mercati con migliori prospettive di sviluppo, entrambi volti a riportare il gruppo su un profilo di crescita».
Per l`esercizio in corso Telecom Italia punta infine a ottenere ricavi ed Ebitda «sostanzialmente stabili» rispetto al 2011. È quanto emerge dall`aggiornamento del piano strategico 2012-2014 del gruppo. La posizione finanziaria netta rettificata ammonterà a fine anno a circa 27,5 miliardi di euro, un obiettivo invariato rispetto al piano 2011-2013, che non includeva l`esborso per le frequenze Lte. Inoltre per il periodo 2012-2014 si prevede una generazione di cassa cumulata di oltre 22 miliardi di euro, investimenti industriali di oltre 15 miliardi di euro e una posizione finanziaria netta rettificata in ulteriore riduzione nel 2013 a circa 25 miliardi di euro, con un rapporto fra la posizione finanziaria netta rettificata e l`Ebitda inferiore a 2 volte a partire dal 2014 in poi.
Dopo questi annunci l`avvio è stato positivo a Piazza Affari. Il titolo del gruppo di telecomunicazioni segna infatti un rialzo del 4,50% a 0,848 euro.