STRISCIA SUL CROLLO DEL M5S. STELLE CHE, ORMAI, STANNO SOLO A GUARDARE. AZZERATA LA NATURA DEL MOVIMENTO RESTA SOLO LA NATURA DI SUPER PRIVILEGIATI DEI SUOI PARLAMENTARI.
Giannina Puddu, 21 dicembre 2021.
Striscia La Notizia ha giocato sul presente e sul futuro del M5S e del suo nuovo Presidente Conte.
In effetti, a questo punto, sono rimaste solo ragioni per un sorriso malinconico, colmo di delusione che toglie e toglierà consenso al M5S, fin forse, ad azzerarlo.
Conte ha accettato un incarico che è una mission impossible.
Chissà perchè?
Per restare dentro i palazzi del potere, comunque vada?
Il M5S è, ormai, una tabula rasa su cui non si può più costruire nulla.
Il M5S ha azzerato completamente le ragioni su cui aveva fondato la sua esistenza.
Non c'è più niente da dire, più niente da fare.
In Parlamento, i grillini approvano tutto e, pare, senza aver letto o capito circa niente come anche gli altri, degli altri schieramenti politici.
Su cosa, Conte può argomentare per conservare il M5S?
Quale programma di governo per l'Italia?
Zero.
Fa tutto Draghi con il suo team ristretto che confeziona provvedimenti che gira al parlamento mezz'ora prima dell'approvazione, a scatola chiusa.
Il Parlamento approva e ogni parlamentare che dice SI, in cuor suo spera, offrendo il suo assenso passivo, di riuscire a conservare, per sè e per la sua famiglia, le deliziose prebende che sono previste per chi occupa, semplicemente occupa, il suo rosso scranno.
Tutto qui.
Le "ideologie" sono sepolte da tempo e con lo stesso destino seguiranno pure le idee con unica superstite quella di garantirsi una vita comoda aggrappati alla grande opportunità colta.
Per gli altri partiti, pure ormai piatti, la sopravvivenza è azione più facile.
Hanno alle spalle lunghe storie di legittimazione politica, di attività di comunicazione, di azioni, svolte dai padri storici, di battaglie condotte e vinte pur molto ridimensionate oggi negli effetti.
Eppoi, possono puntare su una sorta di "identità ideale" che esprime "appartenenza", che si conserva nel 50% circa della popolazione che, ancora accetta di andare a votare, per rimanerci aggrappata ed avere un contesto sociale in cui identificarsi e non perdersi.
Quelli che votano, altrimenti vivrebbero un drammatico conflitto interiore incapaci di rispondere alla domana: chi sono?
Per la stessa propria intima soppravivenza, venticinque milioni di italiani, si recano alle urne, carichi di dubbi che comprimono verso la profondità del loro inconscio, quelli più lucidi.
Senza tensione ideologica le idee non nascono e il M5S, ormai, si è privato di qualunque ispirazione.