STERILIZZAZIONE IVA SU CARBURANTI E ARGINE CONTRO LA SPECULAZIONE FINANZIARIA. CODACONS e ASSOUTENTI
Redazione, 15 marzo 2022.
Abbiamo già scritto che è urgentissimo azzerare l'IVA sul delta di prezzo dei carburanti, maturato dal 24 febbraio.
E, che si debba verificare se ci siano truffe in atto e/o speculazioni finanziare da parte dei soliti avvoltoi che colgono al balzo le opportunità del caos per moltiplicare le loro entrate.
In 21 giorni, il prezzo della verde è salito del 19,7%, del diesel del 28,8%.
Adesso, le associazioni dei consumatori si sono mosse denunciando la situazione e chiedendo un intervento immediato del Goveno e delle autorità di controllo preposte.
Il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi:
“Prima dell’annuncio di Putin circa l’operazione in Ucraina un litro di verde costava in Italia in media 1,854 euro al litro, 1,728 euro il gasolio.
Oggi un litro di verde ha raggiunto il livello medio di 2,219 euro al litro, il diesel 2,225 euro/litro.
Rincari su cui pesano come un macigno fenomeni speculativi che determinano rialzi dei listini abnormi e del tutto ingiustificati. Per tale motivo chiediamo al Governo di attivarsi contro le speculazioni sui carburanti, e di varare entro questa settimana la sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio, unica possibilità per ottenere una riduzione immediata dei prezzi alla pompa”.
Il Presidente Codacons, Carlo Rienzi: A causa dell’escalation senza sosta dei listini alla pompa un pieno di verde costa in media 32,5 euro in più rispetto allo scorso anno, +39,3 euro un pieno di diesel.
Questo significa che, ai livelli attuali dei prezzi, una famiglia va incontro ad una stangata pari a +780 euro annui in caso di auto a benzina, e addirittura +943 annui se dispone di una auto a gasolio, solo per i maggiori costi di rifornimento. Rincari sulla rete che si registrano nonostante il calo del petrolio: per tale motivo abbiamo chiesto con un esposto ad Antitrust e 104 Procure della Repubblica di indagare sule anomalie dei listini dei carburanti, inviando Nas e Guardia di Finanza presso le sedi di compagnie petrolifere, grossisti, intermediari e distributori, per acquisire tutti i documenti fiscali relativi a benzina e gasolio e verificare dove si annidano le speculazioni.
Ciò che noi non condividiamo, assolutamente e l'abbiamo già scritto, è il riferimento che fa il Codacons agli extra-profitti come se li desse per scontati e sostenendo che, lo stato, dovrebbe usarli subito per ridurre la tassazione e abbassare i prezzi.
Questa ipotesi potrebbe essere sostenuta, limitatamente agli extra incassi già avuti in questi giorni dallo stato. Punto.
Ma, da subito, lo stato non deve più maturare profitti extra, cavalcando la salita dei prezzi e spalmandoci sopra l'IVA.
Sul differenziale di prezzo, tra i valori attuali e quelli al 24 febbraio, l'IVA deve essere azzerata evitando macchinose e seccanti acrobazie contabili in entrata e in uscita.