Milano, 27 febbraio 2025. Di Fabrizio Brasili, esperto di Mercati e Scenari Finaziari.
Doveva essere un falso recupero, dovuto all' assopirsi di notizie negative e soprattutto di troppo frettolose ricoperture, per paura che il peggio fosse passato ed invece ieri mattina, parliamo di Stellantis, sono usciti i dati, per noi ambigui e fuorvianti sull ' intero anno fiscale 2024.
Utile crollato del 70%, che fa prevedere per lo meno un taglio netto del pur sempre corposo dividendo.
Il titolo ha aperto poco sotto i 12,90, (-6%) per poi arrestarsi poco sopra la prima barriera supportale di 12, 50/60, per poi rimbalzare fino ad area 13, forse leggendo poi bene, le previsioni di medio lungo termine, provenienti però dalla Società stessa.
Ci domandiamo, come si fa a prevedere da qui ad un anno, nel febbraio del 2026, una ripresa stabile, se neanche da queste fonti, in ogni caso sempre inattendibili, è mai pervenuta agli addetti ai lavori, alcuna preoccupazione circa un warning che si stava materializzando gia' dalla fine del 2023. ?
Con le dimissioni poi del precedente CEO, per non aver previsto quello che era sotto gli occhi di tutti, soprattutto dagli analisti.
Abbiamo dato stamane un warning ma nello stesso tempo un suggerimento di accumulare a "piramide rovesciata" sui primi supporti posti fra 12,60/80 circa largo, che peraltro, sono stati raggiunti velocemente ed Intra day esattamente a 12,572 (per ora minimo di giornata).
Anche se i minimi supportali successivi e già più volte testati e quindi più affidabili, rimangono quelli di 12,20.
Il range su cui far affidamento anche per un trading, rimane quello 12,20/13,80, dove per i più esperti si dovrebbe acquistare sui supporti e vendere sulle resistenze.
Ma molto meglio, se si vuole tenere i titoli ben acquistati, in toto od in parte, varrebbe la pena di vendere delle opzioni Call Scadenza Marzo/ Giugno strike 13,50/14 rispettivamente.
Per l' Oro fisico meglio in lingotti, diamo solo un semplice aggiornamento, dopo quello dell' ultimo weekend e cioè in leggera distribuzione dai massimi, ma cosa molto importante, ingabbiato in range molto stretto dei supporti 2920/30 e 2980/90, foriero di ulteriore scatto fino a superare i 3000 dollari e portarsi anche in quello che sarà il nuovo supporto di 3010/3020 e resistenza di 3050/60.
Per l' Argento escursioni più ampie fra 32,5 e 33,5 toccati la scorsa settimana, ma stessa impostazione dell'Oro, anche se sottovalutato, poichè la ripresa industriale non si è ancora manifestata, almeno in Europa, anzi sta prevalendo la stagnazione dei consumi e dei salari.
Senza questi elementi, difficilmente, almeno a breve, non si verificherà un aumento degli utilizzi nell' esteso campo dell' Automotive, della Telefonia e della Tecnologia e conseguente aumento dell ' Argento fisico e future, fino a testare e ritoccare i massimi assoluti posti in Area 50 dollari l' oncia.
Ma si potrà arrivare come massimo a superare i 35 finanche a spingersi verso poco sotto i 40.
Più prudenzialmente in un grande range posto fra 33,5 e 39,5,
Quindi non Argento fisico in lingotti ma Acquisto e Trading con Opzioni Call a brevissimo e breve termine.
Dollaro inoltre che conferma le nostre previsioni fatte "in tempi non sospetti" cioè prima della vittoria ed insediamento di Trump, di ulteriori motivi dell' indebolimento verso l' euro.
Oltre alla fine in Gennaio delle rimesse delle multinazionali USA dislocate nel mondo, alla stagionalità e all' enorme debito pubblico.
Noi pensiamo comunque che una linea mediana (1,06/1,0650) possa prevalere non solo con l' ottimo lavoro degli arbitraggisti, ma anche per il perenne tiro alla fune di FED e BCE., che cercano di avvantaggiare l' export delle loro merci, indebolendo la propria moneta.
Quindi comprare Dollari quando si indebolisce con l ' Euro e venderlo quando si rafforza.
Anche qui molto meglio usare le opzioni.
L' immobiliare, da acquistare per locazione va fatta ormai laddove nelle citta più importanti, il costo è più conveniente.
La Città Metropolitana di Genova offre questa possibilità con esperti professionisti che hanno contatti con le principali Banche che hanno un immenso patrimonio bloccato anche per anni, prima di approdare in Aste vere e proprie.
Per cui spesso si ottengono prezzi se non inferiori, eguali, ma con una immediata disponibilità.