STATISTICA O PURA CABALA?

STATISTICA O PURA CABALA?

Milano, 23 aprile 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Seduta di venerdì per lo meno interlocutoria, che conclude una settimana globale, che porta prudenza e negatività su tutti i mercati, sia USA, che Asiatici ed Europei.
Le previsioni per la prossima settimana, sono in ulteriore proseguimento ed anche accentuazione di detta negatività, tenendo presente sia i dati oggettivi in arrivo, sia l' avvicinarsi di ulteriori aumenti dei tassi e sia della cabala statistica, avvicinandoci da una parte a non riuscire, ormai da settimane a superare i massimi degli ultimi 12 mesi, siamo appunto, al "sell in May and go away".
Questo mix potrebbe portare il Dow a ritestare, appunto a breve, fra fine Aprile ed i primi di Maggio, anche area 32000/32500, lo SP500 area 3950/4000 ed il più volatile Nasdaq addirittura i 10500/11000.
Asia ed Europa a seguire con diverse velocità, meglio Cina che Giappone.
Maggior tenuta del Cac 40 che il Dax sofferente come tutti i paesi esportatori, per l' euro forte o meglio per il dollaro debole e penalizzante.
Ma sempre maglia nera il FTSE MIB, appesantito dai Finanziari ed Energetici.
Insomma un inizio di un mese di Maggio, statisticamente debole, che può dare il la' ad uno storno tecnico già preannunciato da tempo.
FTSE MIB 
Qui come detto, complici il tessuto socio economico più fragile, l' aumento dei tassi per frenare l'inflazione, che ingigantisce il problema recessivo, che andrebbe invece attenuato, la composizione del nostro listino principale, notoriamente bancocentrico ed energetico, ci attendiamo sempre a breve termine, un ritorno più deciso del FTSE MIB in area posta fra 26200/300 e 26500/600. Con l'inizio del mese di Maggio non escluderemo del tutto anche area 25800/900.
ENI&Saipem
Diremmo di no, anche perché, soprattutto per ENI, il suo riferimento rimane e rimarrà sempre il petrolio, greggio, WTI, che potrebbe continuare ancora per molto tempo a flirtare fra area 70/72 dollari e 80/82.
Mentre ora, dopo aver consolidato più volte questo affidabile range, rimane ancora in una " terra di nessuno" posta quasi e pericolosamente a metà strada o poco più.
I segnali, con il mondo intero in fase per lo meno stagnante o recessiva, sono ed indicano che il trend di ENI potrebbe riservare appunto ancora negatività fino ad area almeno posta fra 11,80/90  e 12,20/30, che potrebbe sembra eccessivamente negativa, ma assolutamente alla portata, se il petrolio WTI ritornasse come recentemente fatto, con un doppio minimo anche sotto i 70 e finanche ai minimi assoluti di periodo di  64/65. 
Per Saipem, titolo però molto, troppo speculativo e che ha spesso riservato forti delusioni e che pare in, effimera  ripresa.
Per questo decisamente, fra i due, buttato giù dalla torre, ora sembrerebbe essere più favorito, ma a medio lungo termine.
Ma ci sarà tempo e modi per tradarlo.
Attenzione quindi ai supporti di 1,38/1,3850    e poi a quelli più forti, si fa per dire con un titolo del genere, 1,32/1,3250, che se rotti in velocità, ci porterebbero dritti dritti verso i 1,25/1,26.
Quindi è molto meglio a breve termine per lo meno, puntare sul molto più affidabile ENI, sia per il molto visibile ed attendibile range, che per lo spread operativo su titoli ed opzioni ed anche per  l ' acconto e la generosa cedola a saldo.
Poste Italiane&Generali
Poste Italiane e Generali. Entrambi i titoli quasi sui massimi, ma con ormai pochissima benzina per riacciuffare i massimi o addirittura superarli. Fanno parte  del grande settore dei Finanziari  che ingloba, le Banche tradizionali, Le banche on line e di raccolta, e le Asscurazioni.
Quindi il maggior settore esposto ad un profondo storno dei mercati azionari ed obbligazionari, dovuto al rialzo dei tassi, alta inflazione, stagnazione e recessione.
Quindi gli storni su questi due titoli saranno più incisivi che in altri titoli, non solo del settore finanziario,  titoli che hanno corso meno. Della vecchia ma sempre valida regola, che il ribasso non guarda in faccia a nessuno, penalizzando sia i buoni che i cattivi.
Astenersi quindi completamente per entrambi e se posseduti alleggerire per un buon 50% o vendere totalmente.