Sta per nascere un nuovo regolamento dei fondi pensione, ma nessuno ne parla. Voi cosa ne pensate?

Pubblichiamo un interessante mail di Beppe Scienza, Titolare del corso `Metodi e Modelli per la Pianificazione Finanziaria` presso l`università di Torino. Attendiamo il vostro giudizio in merito alla tematica trattata.

Sta per nascere un nuovo regolamento dei fondi pensione, ma nessuno ne parla. Voi cosa ne pensate?

Sta per essere emanato il nuovo regolamento per gli investimenti dei fondi pensione e il Ministero del Tesoro invita a inviare osservazioni al riguardo, dando peraltro pochissima pubblicità all`iniziativa.

La cosa grave è che l`intera normativa appare confezionata su misura per l`industria parassitaria del risparmio gestito. Il subappalto non conosce limiti. Fondi comuni e simili vengono bellamente equiparati alle azioni e obbligazioni quotate. In termini tecnici gli OICR (organismi d`investimento collettivo del risparmio) armonizzati sono esplicitamente considerati strumenti trattati nei mercati regolamentati.

Così il 100% del patrimonio del fondo pensione può essere impacchettato in fondi comuni. Ciò è indecente: in tal modo gli stessi amministratori del fondo non sanno in che titoli sono investiti i soldi dei lavoratori in un certo momento, che il gestore compra e vende senza bisogno del loro benestare. In assenza di trasparenza quasi totale, perché il gestore non dovrebbe fare i suoi porci comodi?

A ciò si aggiunge la possibilità che più di un terzo del patrimonio finisca in titoli non quotati; o quella di mettere il 20% in fondi speculativi (fondi hedge) o fondi chiusi, che sono uno strumento finanziario illiquido e ancora più opaco dei fondi comuni aperti.

In realtà possiamo parlare di un doppio subappalto, perché di regola il fondo pensione rigira i soldi dei lavoratori e una o più società esterne e queste a loro volta ne sub-subappaltano la gestione a fondi d`investimento di varia natura (aperti, chiusi, alternativi ecc.). Sempre e solo nell`interesse dei lavoratori intrappolati nella previdenza integrativa, ovviamente!

Molte sono quindi le cose che non vanno e al riguardo segnalo il mio intervento del 23-6-2012 nel blog Beppe Grillo sui «I pescicani dei fondi pensione»: http://www.beppegrillo.it/2012/06/i_pescecani_dei.html

Invito chi concorda con le mie critiche a inviare un`e-mail al Tesoro all`indirizzo: mailto:dt.direzione4.ufficio4@tesoro.it

Cliccando un apposito link nella mia pagina www.beppescienza.it si ottiene automaticamente un`e-mail pronta per essere inviata. Il testo, che ovviamente uno può modificare e/o integrare, è il seguente:

1. È inammissibile equiparare fondi comuni e simili, i c.d. OICR, agli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, cioè in pratica ai titoli quotati (art. 5 comma 1);

2. È il trionfo del subappalto che un fondo pensione possa avere il 100% del patrimonio in fondi comuni e sicav (art. 5 comma 1), in assenza di trasparenza sulle attività possedute e sulle compravendite delle medesime: chi non sa investire i soldi dei lavoratori, vada a spalar meliga anziché rigirarli all`industria parassitaria del risparmio gestito;

3. Calpesta ogni regola di prudenza permettere direttamente il 30% in strumenti finanziari non negoziati in mercati regolamentati (art. 5 comma 1): a un fondo devono essere permessi solo titoli quotati;

4. A più forte ragione devono essere banditi da un impiego previdenziale i fondi hedge e i fondi chiusi, pieni di azioni di aziende non quotate, permessi invece per il 20% del patrimonio (art. 5 comma 1 e comma 4 f).

Saluti,

Beppe Scienza

Dipartimento di Matematica
Università di Torino

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