SPECULAZIONE ENERGETICA. CERCANSI, DISPERATAMENTE, SENATORI E DEPUTATI FEDELI AL GIURAMENTO
Giannina Puddu, 2 novembre 2024.
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Egregio Onorevole, egregio Senatore,
le scrivo come esponente di un Comitato e di una Coalizione allargata che, in Sardegna (in particolare), sta lavorando allo scopo di evitare che la naturale e millenaria bellezza del territorio sardo sia stravolta dalla proliferazione isterica di impianti eolici e fotovoltaici di taglia industriale.
Gli italiani, ormai da molto tempo, hanno perso la fiducia verso le Istituzioni dello Stato e ne danno prova, disertando in massa le elezioni, a qualunque livello.
Il maggiore Partito Italiano, allo stato attuale, è quello di chi non-vota.
Questa tendenza è in progressiva affermazione, giacchè, alle Politiche del 2022, l'affluenza è crollata al 63,9%.
Per differenza, il partito degli "Astensionisti" ha raggiunto il 36,1% collocandosi al vertice della classifica delle scelte politiche degli italiani, sul 100% degli aventi diritto al voto.
Mentre, pesato il "consenso" sul 63,9% degli aventi diritto al voto e che hanno votato, Fratelli d’Italia, ha raccolto il 26% [reale: 16,61%], la Lega l’8,77% [reale: 5,604%], Fi l’8,11% [reale 5,18%], Noi moderati lo 0,91% [reale: 0,58%], il Pd il 18,96 [reale: 12,11%], Alleanza Verdi e Sinistra il 3,53% [reale: 2,25%], +Europa il 2,94% [reale: 1,87%], Impegno Civico lo 0,56% [reale: 0,35%], il Movimento 5 Stelle il 15,55% [reale: 9,93%], Azione-Italia Viva il 7,73% [reale: 4,93%].
Il Centrodestra sta governando il Paese con il 43,79% che, pesato rispetto al 100% degli aventi Diritto al Voto, è pari al 27,98% ca.
L'attuale Governo, decide le sorti dell'Italia rappresentando, soltando la volontà del 27,98% della popolazione.
Non si realizza, di fatto, la rappresentanza della "maggioranza" e si governa per dare voce solo a poco più di un quarto della popolazione italiana.
Cosa ne facciamo dei restanti tre quarti del Popolo italiano? Questa è Democrazia?
C'è, in questi mesi, un tema caldo che sta emergendo e destinato ad arroventarsi.
E' quello relativo alla "speculazione energetica" spinta dai motori della "Transizione energetica" che produce, in molte regioni italiane (Sardegna, Puglia, Piemonte, Lombardia, Sicilia, Calabria, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, altre...), un effetto drammatico di "Devastazione Ambientale", di sottrazione di migliaia di ettari di territorio all'Agricoltura, all'Allevamento, al Turismo, alla Storia, alla Cultura, all'identità Italiana.
Il gravissimo sospetto è che, l'attuale Governo in carica, come gli ultimi precedenti, abbia recepito le indicazioni dell'UE sull'urgenza della transizione energetica, sovrappesando il carico sull'Italia, rispetto all'effettiva prescrizione.
Per contro, il recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), entrato in vigore il 18 agosto 2024, prevede, per tutti gli Stati membri dell'Unione, il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati.
E, lo stesso regolamento intima che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 e un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031.
Mentre, la successione normativa italiana recente ha tolto alle Istituzioni locali il potere di decidere sulla destinazione delle proprie "aree verdi", assegnando l'ultima parola sulle autorizzazioni per la messa a dimora degli impianti eolici e fotovoltaici di calibro industriale, al potere centrale del quale, per l'effetto, se ne percepisce la prepotenza.
C'è, altresì da rilevare che, invece, il Governo francese ha optato per la soluzione opposta, delegando ai Sindaci ogni potere decisionale riguardo alla messa a dimora degli stessi impianti, riconoscendo loro la vera cognizione delle carattteristiche e delle aspirazioni dei territori che presidiano. [in calce, il testo integrale della lettera trasmessa ai sindaci, il 2 giugno 2023, dal Ministro per l'Ambiente francese, Agnès Pannier- Runacher, oggi, Ministro della transizione ecologica, energetica e climatica]
Lei, come esponente del Parlamento italiano, accettando di assumere questo ruolo, si era fatto carico del compito di rappresentare la volontà sovrana del popolo, di esercitare il potere legislativo e di controllare l'operato del governo affinchè si esprima entro i limiti della Democrazia e del Dettato Costituzionale.
Lei, aveva giurato "di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni".
Con ciò, Lei, ha anche assunto il solenne dovere di vigilare per evitare che, l'abuso della cosiddetta "decretazione d'urgenza", attraverso l'uso massiccio dei DPCM, dei Decreti Legge e della questione di "Fiducia", svilisca la stessa attività parlamentare, e quindi, anche il suo ruolo politico.
Anche la "Legge elettorale" deve essere modificata affinchè il "voto" sia espressione reale della volontà popolare.
Non è possibile che l' "Esecutivo" sia gradito ad un solo quarto del Popolo Italiano, deve rappresentare la maggioranza.
Tutte le persone che ascolto, indistintamente, affermano che tutta la classe politica italiana sia da bocciare.
Personalmente, invece, credo che Lei possa essere la prova contraria e che possa spendersi, attraverso azioni politiche concrete, per onorare il suo "Giuramento".
Le auguro di non essere solo in questo ONORE e di potersi unire ad altri, parlamentari come lei, anche trasversalmente, superando le appartenenze di Partito e sulla base del più autentico e sempre Sacro "Interesse Nazionale".
Tornando al punto sopra citato, della Devastazione Ambientale che incombe sui nostri territori a causa dell'imposizione di una cinica e sprezzante "Transizione Energetica" che sacrifica la stessa "identità" del nostro Popolo, privandolo del suo habitat naturale, la invito ad uno scatto di reni!
La maggioranza del Popolo italiano è assolutamente contraria a questa azione politica imposta dal Governo centrale e lo sta affermando in ogni angolo d'Italia direttamente coinvolto e rigetta gli impianti "rinnovabili" di tipo industriale.
Ma, la sua voce non è ascoltata...
Non conosco, al momento, nè il suo nome, nè il suo volto, ma credo che Lei ci sia e spero di avere presto sue notizie a redazione@ifanews.it.
Dal MINISTÈRE DE LA TRANSITION ÉNERGÉTIQUE - Parigi, 2 giugno 2023.
Ai Sindaci
Signora Sindaco, Signor Sindaco, Elenco Destinatari...
In Fine Di fronte alla crisi climatica ed energetica, la road map assegnatami dal Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro è chiara: raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e fare della Francia la prima grande industria paese del mondo ad abbandonare i combustibili fossili.
Per raggiungere questo obiettivo, la strategia di transizione energetica del Governo si basa su quattro pilastri inseparabili: sobrietà ed efficienza energetica, da un lato, lo sviluppo delle energie rinnovabili e il rilancio del nucleare, dall'altro.
Voi, eletti a livello locale, siete al centro di questa strategia: siete stati in particolare i protagonisti del piano di sobrietà che ho presentato, insieme al vostro Primo Ministro, questo autunno.
Questo piano ci ha permesso di fare in tre mesi quello che il nostro Paese non aveva fatto in trent’anni: ridurre del 12% il consumo di elettricità e gas in inverno. Questo successo è anche il vostro successo: ora dobbiamo rendere sostenibile la sobrietà energetica. Questo è tutto il senso dell’Atto 2 del Piano Sobrietà che ho presentato il 20 giugno e per il quale conto sulla vostra mobilitazione.
Accelerare la diffusione delle energie rinnovabili a breve termine è necessario anche per combattere il cambiamento climatico, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e ridurre le bollette energetiche delle imprese e delle famiglie.
Infatti, i nuovi reattori nucleari non saranno disponibili prima del 2035 e la necessità di elettricità necessaria per la decarbonizzazione della nostra economia, dei nostri edifici e della nostra mobilità richiede la produzione di più energie rinnovabili in tempi rapidi.
Per raggiungere questo obiettivo, desidero costruire, insieme a voi, un vero lavoro di partenariato.
Potrà contare sui nuovi strumenti offerti dalla legge di accelerazione che avevo adottato in Parlamento e che è stata promulgata il 10 marzo 2023.
Questa legge è strutturata in particolare attorno a un asse primario: la pianificazione, delegando agli enti locali il centro delle decisioni.
Dobbiamo quindi costruire insieme questa pianificazione.
Conoscendo i tuoi territori, spetta a te definire le tue zone di accelerazione in cui desideri principalmente vedere realizzati i progetti.
I Comuni che definiscono le zone di accelerazione potranno beneficiare di particolari vantaggi (modulazione dei prezzi, possibilità di definire zone di espulsione, migliore valutazione dei bandi di gara)
Saremo al tuo fianco in questo esercizio di pianificazione: il referente prefettizio per le energie rinnovabili ti supporterà nella definizione delle tue zone di accelerazione, proprio come DREAL1 e DDT2.
Ho anche chiesto ad ADEME e CEREMA di mobilitare le loro reti di consulenti che sono a vostra disposizione.
A livello dipartimentale, il referente prefettizio riunirà le comunità territoriali, attorno ad una conferenza territoriale, con l'obiettivo di discutere congiuntamente le zone di accelerazione, in un quadro di pianificazione territoriale.
Il Comitato regionale per l'energia verificherà la compatibilità delle zone di accelerazione definite con il raggiungimento degli obiettivi regionali della programmazione pluriennale dell'energia. Solo dal momento in cui le zone di accelerazione saranno ritenute sufficienti gli enti locali potranno determinare le zone di esclusione.
Inoltre, stiamo implementando diversi strumenti per facilitare le vostre procedure: • Lancio di un portale cartografico per le energie rinnovabili che consente ai funzionari eletti a livello locale di visualizzare le aree adatte alle energie rinnovabili e le aree con sfide (biodiversità, monumenti storici, ecc.). Questo portale, che migliorerà grazie al vostro feedback, mese dopo mese, è disponibile al seguente indirizzo: httos://eeoservices.ien.'fr/Dortail-cartograDhiaue-enr. Creazione di uno spazio di supporto online per ottenere risposte sulla pianificazione tramite altri eletti o team tecnici: https;//experti5esterritoires.fr/îcms/Dn-14179/fr/oortail-cartograDhique-des -renewable-energies Organizzazione a luglio di nuovi webinar sulla pianificazione delle energie rinnovabili per i funzionari eletti a livello locale. Schede riassuntive dei progetti di energia rinnovabile per gli eletti locali: httDs://librairie.ademe.fr/enereies-renouvelables-reseaux-et-stockae-e/6363enecRtes-renouvelables-reussir-la-transition-ecologiaue- from-my-territory9791Q29721779 .html
Una guida per l'attuazione della territorializzazione e della pianificazione delle energie rinnovabili sarà messa online nei prossimi giorni e messa a disposizione delle associazioni degli eletti locali.
Signora Sindaco, da fine giugno inizierà il semestre previsto dalla legge per definire le vostre zone di accelerazione.
I vostri comuni avranno tempo fino al 31 dicembre 2023 per riportare le zone allo status statale.
Vorrei tuttavia sottolineare che non si tratta di una scadenza e che sono ben consapevole che alcuni comuni saranno più avanti di altri in questo esercizio. Questa data consentirà ai comuni più avanzati di beneficiare più rapidamente dei vantaggi legati alle zone di accelerazione.
Di fronte a queste diverse sfide, i miei team sono a vostra completa disposizione.
Non esitate a contattare in particolare il signor Steve BOSSART, consigliere eletto locale e territoriale (06.63.84.43.29, steve.bossart@climat-enereie.gou\/.fr). Ti sto chiedendo di essere d'accordo. Signora Sindaco, signor Sindaco, l'espressione dei miei distinti saluti. 1 Direzione Regionale dell'Ambiente, della Pianificazione e dell'Edilizia 1 Direzione Dipartimentale dei Territori
Agnès PANNIER-RUNACHER