S&P500 IN CRESCITA: IL RITORNO DEGLI ANIMAL SPIRITS
Milano, 11 dicembre 2024. A cura del Team di Gestione Pharus.
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I mercati azionari globali iniziano il mese di dicembre esattamente come li abbiamo lasciati a novembre ovvero equity che registrano nuovi massimi storici e tassi di interesse generalmente in discesa sia in America dove il treasury arriva sotto il 4.15%, che in Europa con il bund al 2.10%.
Questi dati contribuiscono al deterioramento degli indici di sorprese economiche sia in USA ma soprattutto in Europa dove subiscono un' evidente contrazione e si riportano addirittura in territorio negativo evidenziando un contesto di dati macroeconomici al di sotto delle attese.
Ebbene anche gli Animal Spirits si sono spostati verso il lato più speculativo del mercato, spingendo ad esempio i titoli growth non profittevoli ulteriormente al di sopra dei livelli del 2022.
Colpisce vedere anche gli spread sul credito, e non solo quelli americani, che si trovano in molti casi sui minimi degli ultimi 25 anni.
Per concludere: Ancora più significativo ed impressionante è vedere il grafico dell’equity risk premium del mercato azionario americano che oggi si trova sugli stessi livelli del 2021 e sui minimi dal 2008, con un livello più basso che è stato raggiunto solo negli anni precedenti la bolla dot com del 1999.
Allora passarono più di tre anni prima del crollo dei mercati azionari da quando nel dicembre del 1996 l’allora presidente della FED Alan Greenspan parlò di esuberanza irrazionale per descrivere la sopravvalutazione dei mercati.
Ma quanto questo mercato è davvero caro e si sta spingendo troppo in là?
Un modo per guardare ai rendimenti di mercato e valutare se ci sia eccessivo ottimismo è quello di scomporli nelle loro tre parti: dividendi, crescita degli utili e variazioni nei multipli valutativi.
Di seguito vediamo che negli ultimi 12 mesi, i dividendi hanno contribuito all'1% del rendimento, gli utili all'8% e le variazioni nel multiplo P/E al 22%. Una buona crescita di utili è stata notevolmente amplificata da una significativa espansione del multiplo.
L’eccesso di ottimismo potrebbe portare ad una correzione di inizio anno, ma continuiamo a vedere negli equity opportunità nel medio periodo soprattutto in diversi titoli che trattano a valutazioni a sconto e devono ancora riprendersi da una recessione di utili già avvenuta, rendendo la selettività fondamentale per il 2025.