Sondaggio tra gli economisti sull`inflazione e la crescita europea

La recessione è ormai una realtà in tutta Europa, ma ciò non significa che il costo del denaro sia destinato a diminuori. Non per nulla le aspettative per l`inflazione nell`eurozona per il 2012 e il 2013 sono riviste al rialzo dagli economisti delle istituzioni private. Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile, presentando i risultati della Survey of Professional Forecasters. Sia per quest`anno che per l`anno prossimo le previsioni sono per un aumento di 0,2 punti percentuali, rispetto alla precedente indagine, e rispettivamente al 2,5% e all`1,9%. Comunque nel 2013 il tasso d`inflazione resta sotto la soglia del 2%.

Se però ora iniziamo a parlare di prospettive economiche, piuttosto che di mero apprezzamento o meno della valuta, il discorso cambia. La crescita resta debole nell`eurozona, nonostante sia sostenuta dalle misure standard e non standard della Bce e malgrado il miglioramento del clima di fiducia sui mercati. E gli economisti delle istituzioni private rivedono in peggio le loro stime di crescita per il 2012, 2013 e 2014, rispettivamente a -0,5% (da -0,3%), a +0,3% (da +0,6%) e a +1,3% (da +1,4%).

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