Milano, 26 agosto 2023. Di Fabrizzio Brasili esperto di Scenari e Mercati Finanziari.
Ormai solo "macchinette" e retail che si accoda, nulla di più, pur considerando il mese di Agosto, notoriamente poco propenso agli scambi.
Ancora più accentuato sui piccoli mercati, fra cui quello di casa nostra, dove pare prevalere, stanchezza e poca fiducia.
I mercati USA tengono molto di più, sorretti dai tecnologici, trainati a loro volta da NVIDIA, con le brillanti trimestrali, che hanno spinto in apertura di seduta il titolo finanche poco sopra i 500 dollari però subito rientrati sui livelli precedenti poco sotto i 460 nell after hours USA.
Negli ultimi 12 mesi il titolo è quintuplicato passando da 100 dollari ad appunto 500, sorretto dagli investimenti fatti nel settore intelligenza artificiale.
Il Dow ha resistito in area psicologica 34000, lo SP500 sui 4350 ed il Nasdaq, sempre molto volatile nella fascia alta del range di breve 13000/13500, nell' effimero rimbalzo di apertura di venerdì, come detto.
Attenzione al Treasury a 2 anni che in queste ore eè ritornato sui massimi di rendimento posti a 5,10%/5,20% e che dovrebbe essere venduto se ci fossero in Settembre, ulteriori aumenti dei tassi USA, e quindi arrivare con un rendimento posto fra 5,30/5,40%.
Consigliamo comunque sempre prima approvvigionarsi di valuta USA, sugli 1,10 circa largo.
Il dollaro sempre in continuo rafforzamento poco sotto 1,08 contro euro, fascia bassa del range di breve1,08/1,10, che soddisfa, al momento le due sponde dell' Atlantico, nel suo continuo tiro alla fune.
Le previsioni sono quelle delle aspettative di Settembre circa un ulteriore rialzo dei tassi negli USA accompagnati o meno da quelli Europei.
Se ambedue alzassero ulteriormente e congiuntamente i tassi dello 0,25%, nulla cambierebbe nell' impostazione generale dei mercati azionari, visti a breve leggermente in ribasso quelli USA e con un più accentuato ribasso quelli Europei, ormai fiaccati sempre più dalle sconsiderate manovre della BCE.
Euro dollaro appunto sempre fra 1,08 e 1,10 a breve termine ma fra 1,0650 e 1'1250 nel medio termine.
Petrolio wti sempre in scia del dollaro. Se quest' ultimo si dovesse portare in ulteriore area di rafforzamento, 1,0650 il petrolio wti potrebbe indebolirsi fino a 72/74.
In caso di indebolimento del dollaro fino a 1,1250, il petrolio wti potrebbe rafforzarsi anche fino ad 82/84-
FTSEMIB
Sempre a parte il nostro FTSEMIB, che, appesantito più spesso che rinvigorito, dal su e giù dei titoli bancari e petroliferi, potrebbe ora a breve andare ad attaccare area 28000, rompere il supporto gia' testato di 27800/900 ed appoggiarsi come già fatto intraday sui 27500/600.
Il possibile aumento dei tassi di Settembre potrebbe peggiorare la già fragile economia italiana, portando il nostro indice principale anche sotto i 27000. Oltre non è, in questo particolare momento, possibile analizzare professionalmente, considerando che si verrebbe a formare un possibile maxi range, dai contorni indefiniti, range posto fra i 26000/27000 e 29000/30000.
L' ultimo trimestre 2023 ed il primo trimestre 2024 ci darà sicuramente qualche elemento in più.
BancoBpm e BPER
Sono i due titoli bancari, che insieme ad Intesa ed Unicredit, influenzano sicuramente il nostro listino principale, insieme ad ENI e Stellantis, ma comunque anche Generali (e Mediobanca).
Questi magnifici... 7/8, contribuiscono con una buona metà ai rialzi ed ai ribassi del nostro mercato azionario.
BancoBpm e BPER vivono di continuo moto perpetuo di aggiustamenti da parte di broker ed arbitraggisti, che scommettono ancora, dopo due anni, su una possibile fusione fra i due istituti.
I valori espressi potrebbero anche essere già corretti.
Ma in caso di ulteriore discesa dei mercati azionari ed obbligazionari, saranno i primi, entrambi, a soffrire, piu' che i primi due della classe, Intesa ed Unicredit. Consigliamo quindi di prenderne profitto per primi.
Stellantis e Ferrari
Sarebbero due titoli da tenere per il lungo, lunghissimo termine.
Il primo per vedere come saranno le vendite dei nuovi modelli elettrici e non solo, che saranno commercializzati fra il 2024 e il 2025.
Il secondo per chiarire definitivamente se sara' considerato un titolo Automotive legato non solo alle vendite, ma anche ai risultati sportivi, che ancora, latitano, o al settore lusso made in Italy e condizionato, solo dagli utili e dai numeri contingentati.
Anche qui, un paio di anni in attesa...
Entrambi vanno inseriti in due anni circa, guarda caso, di difficoltà sui nostri mercati e non solo, più che da esuberanza.
Per cui se dovessimo scegliere fra i due, giu' dalla torre Ferrari, fra l'altro anche ben oltre le stime, con vendita, fra i quasi massimi assoluti intraday di 300, posti a 285/290 euro.
Manterremmo invece il nostro titolo preferito, che ha dato tante soddisfazioni ai nostri lettori abbonati negli ultimi anni, Stellantis.
Il titolo ha potenzialità anche di superare i 20 euro in detto periodo. Acquistarlo per il lungo termine fra i 15,20/30 e 15,80/90, ma coprirlo con vendita call a 1 anno o piu' strike 18/19.
Così si dovrebbero pure incassare uno o due acconti dividendo e saldi dividendo, che ai prezzi attuali sfiora l 8%, oltre il valore dell' opzione.