Siamo fuori dal tunnel, del (non) divertimento
``Noi e il resto d`Europa ci stiamo avvicinando alla fine del tunnel``. Cosi` il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo a ``Radio Anch`io`` su RadioUno sulla crisi dell`Eurozona, prima di partire per un tour europeo che lo portera` subito a Parigi, poi a Helsinki e Madrid.
``La fine del tunnel - ha detto - sta incominciando a illuminarsi e l`Europa si sta avvicinando alla fine del tunnel``. Parlando poi della relazione, da molti ipotizzata, tra il recente aumento dello spread Btp-Bund e dell`incertezza politica che si profilera` in Italia quando terminera` il suo mandato, Monti ha ammesso che ``la relazione c`e``` ma, ha spiegato il presidente del Consiglio, ``piu` che con la data delle elezioni`` l`aumento dflelo spread e` da legare al ``clima complessivo tra oggi e le elezioni, per esempio lo scenario peggiore sarebbe elezioni che si tenessero si` alla scadenza naturale, ma se ci si arrivasse senza una riforma della legge elettorale e in un clima, da oggi ad allora, di disordinata rissa tra i partiti``. ``La combinazione di queste due cose - ha aggiunto - darebbe ai cittadini italiani la sensazione, forse fondata, che la politica ha fatto si` grandi sforzi per sostenere in parlamento questo governo, ma non ha fatto i compiti in casa propria e i mercati internazionali certamente sarebbero legittimati a nutrire scettiscismo su cosa succede dopo questo governo``. Per questo, ha aggiunto Monti, ``se, continuando nella prova di responsabilita`, che per lo piu` e` stata data, i partiti, accogliendo il forte monito del Capo dello Stato, facessero presto la riforma elettorale e si accingessero a mettere a fuoco i loro programmi e a rendere esplicito in che senso vogliono attenersi a una continuazione di una linea europea, di disciplina e di riforme strutturali tutti questi sarebbero elementi utili per i mercati e per i cittadini italiani``. Infine, parlando della Spending review, che oggi vedra` il voto di fiducia in Senato, il premier ha detto che il provvedimento ``ha un grande significato, non e` una manovra e non sono tagli lineari fatti in modo cieco``. ``Il governo ha fatto un`analisi di dettaglio - ha spiegato - compiuta dal commissario straordinario Enrico Bondi e sono state evidenziate grandi differenze nei costi sostenuti dalle singole amministrazioni pubbliche per l`acquisto degli stessi prodotti e si sono potuti identificare gli eccessi di spesa non giustificati``.