SI VIAGGIA A VISTA. PRIVILEGIATO IL BREVE TERMINE.

SI VIAGGIA A VISTA. PRIVILEGIATO IL BREVE TERMINE.

Milano, 28 maggio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Una per tutte, consigliamo,  a questo punto, di andare a rileggere o leggere, soprattutto,  la nostra intervista del lunedì mattina della scorsa settimana ed anche, nel caso, le precedenti.
Molti lettori facevano osservare che spesso si analizzava  e scriveva  su il medio e lungo termine, piu' che sul breve.
Da un mese... eccoli serviti.
Rimanendo appunto sul breve termine e comunque, come scrivevamo, fra la fine Maggio ed inizio di Giugno, non possiamo che confermare che i rialzi sono continuamente provocati dagli acquisti degli shortisti appagati dai ribassi intervenuti a partire dai poco sotto i massimi di periodo.
E sempre provocati da veloci acquisti sui supporti piu' importanti. Certo, non totalmente da loro.
Questo vale sia per i mercati USA, che per quelli Europei, sopratutto  per quelli italiani, influenzati dai titoli finanziari e bancari in particolare.
Iniziando da quelli USA e dal più fragile e conosciuto Dow Jones, vediamo che  dalla seduta di Giovedì 25 Giugno ha iniziato a rimbalzare dai 32500/600 supporti di breve, fino a pervenire nella seduta successiva  alle resistenze di breve di  33200/300, per poi chiudere, dopo che sono terminate appunto gli acquisti degli shortisti e qualche aiutino di accodamento, in area 33000.
Difficilmente superera'  i 33500/600, mentre piu' possibilità si avranno sul ritorno nel  breve sui 32500/600.
Sullo SP500 piu' sostenuta, come al solito, ma sempre un ritorno in area 4100 e con piu' fatica, rottura di detti livelli  ed approdo fin poco sotto i 3950 come massimo a breve termine.
Sul Nasdaq vale sempre ed a maggior ragione quanto scritto lo scorso lunedi, sulla estrema volatilità anche per singoli titoli, che lo influenzano in modo diverso.
Per esempio,  un conto Tesla, Nvidia, e Netflix con un forte ipercomprato di breve termine, e performance a doppia cifra, piuttosto che il gruppo dell' Big Cap, storiche come Facebook, Meta, AlphabetAmazon, Microsoft ed  Apple.
Queste ultime piu' composte, ma che offrono egualmente il fianco a prese di beneficio diverse e piu' contenute, ma con un peso maggiore sugli indici.
Sempre grosse escursioni possibili fra 10000/10500 e 13000/13500.
Ovviamente piu' sfumato e variegato il mercato Asiatico e così dicasi di quello europeo, influenzati rispettivamente dalle questioni geopolitiche i primi e da quelli dei tassi e dei cambi i secondi.
Il Giappone fa storia a sé e li riunisce entrambi, viaggiando comunque, non a caso, sui massimi assoluti degli ultimi 5 anni. 
E chi non ha la memoria corta, si ricordera', che ancora molto prima della fase pandemica segnalavamo ai nostri lettori abbonati e non solo, il Nikkei, come l' outsider del futuro e del lungo termine. 
FTSEMIB 
Noi pensiamo piuttosto il contrario, ma limitandoci al breve termine, segnaliamo una rottura dei supporti di 26200/300 gia testati in apertura  dell' ultima seduta della settimana. 
Con pronto recupero tecnico da parte degli shortisti e con poche big cap, fino a pervenire in chiusura poco oltre i 26500/600, gia' vecchi supporti, divenute nuove resistenze di breve.
Il futuro piu' prossimo, quello a breve e del giro mese fra Maggio e Giugno, puo' prevedere piu' facilmente un ulteriore tentativo di rottura dei 26200/300 per pervenire sui successivi  25800/900 e successivamente, intraday, anche 25500/600.
Dove scatterebbero altre ricoperture degli shortisti.
Minimi e massimi sempre piu' bassi.
ENI&Saipem
Entrambi i titoli' con diversa velocità seguiranno come spesso, ma non sempre, il prezzo del petrolio (sempre il WTI, quello piu' seguito e scambiato).
Con il prezzo di quest' ultimo ben sotto i 70/72 dollari, rimane negativo, ma tutto sommato abbastanza resistente, il titolo ENI, che non segue percentualmente la perdita della commodities.
Mentre Saipem qualche volta arriva addirittura a superarla.
Sui rimbalzi del Petrolio il titolo ENI rimbalza cautamente, attendendo magari la seconda seduta positiva per seguire il Trend.
Saipem invece replica subito e con maggior ampiezza, salvo stornare e rifiatare un po' dalla seconda seduta positiva del WTI.
Ergo, suggeriamo di preferire di gran lunga ENI a Saipem, sia per i tanti downgrade del passato di quest'ultima, l 'alta volatilità e lo spread molto ampio delle opzioni, con cui blindare l' operazione.
Acquistare ad accumulare  invece ENI, solo al raggiungimento di area 12,80/12,90, ma coprire il rischio con vendita di opzioni call  strike 13/14 Settembre Dicembre.
STM&Telecom
Rimane sempre e piu' una lotta fra un titolo, l' unico, tecnologico sul nostro listino, influenzato da piu' fattori, come i competitors USA, Intel ed AMD e quelli Asiatici ed il cambio Euro Dollaro. E Telecom rnc (TIM) e da noi giudicato uno dei piu' sacrificati titoli del nostro listino.
Da una parte quindi STM, super valutato.
Ma ancora distante dai poco meno 50 euro. Ma proveniente dai poco piu' di 27 euro, minimo degli ultimi 12 mesi, o 20 dal pre pandemia od addirittura  i poco piu' di 10 euro del lontano 2018.
Qui ci sono troppe variabili, come detto ed il titolo potrebbe risentirne pesantemente e non avere neanche uno strumento come le opzioni liquide e con spread contenuto, per ammortizzare anche le violente escursioni di prezzo. Quindi ci asterremo dall' operare almeno in questo momento.
Una piccola scommessa invece la potremmo anche  fare, senza le care opzioni in acquisto, in momenti di pesantezza del mercato ed in ampia area posta fra 0,2250 e 0,2350 circa largo. Ma nulla di piu'.