Negli ultimi 2 mesi future ed indice hanno sempre zizzagato fra, appunto, i 24800/25200 e 25800/26200 rispettivamente.
Nulla ci fa propendere per comunque, una poco probabile rottura di questi ultimi livelli resistenziali.
Ma se mai un nuovo molto più probabile test di breve verso i 24200/300.
Non da escludere una rottura confermata a fine seduta, meglio a fine settimana che porterebbe velocemente a 23800 e nel medio termine sui target price già segnalati fra 22500/600 e 22800/900.
Entrando nel vivo, dopo il ballottaggio delle elezioni comunali, si ritornerà a parlare un po` più concretamente del Risiko Bancario , che vedrà in prima fila, sempre Unicredit e MPS, (ne riparleremo in seguito sulle Daily inviate ai nostri lettori abbonati,) e soprattutto Banco BPM e BPER.
Per queste ultime due, vediamo un grande lavoro degli arbitraggisti, che stanno comprando la prima, ritornata poco sotto 2,90 e vendendo la seconda, poco sopra 2, ma ciò anche in termini di copertura.
Ma evidentemente i prezzi di concambio paiono essere questi o almeno nelle sale operative si `scommette` su questi livelli.
Scommessa per scommessa, essendo ormai un po` tardi per gli altri due titoli di settore, Pop Sondrio e Credem, da noi segnalati già dallo scorso anno, tanto vale entrare ora su CARIGE, sui prezzi correnti da vera `Stock penny,` 0,65/0,67, ma solo in modeste quantità.
Per chi vuole rischiare molto meno e acquistare in maggior quantità, suggeriamo le opzioni Call (in acquisto) strike 0,70/0,75 scadenza rispettivamente Marzo Giugno. Ma solo per i più esperti e sotto la guida di professionisti.
Avviso per i ` naviganti` di questa settimana: l` incidente di percorso di Leonardo, che sul finire, ha costretto il titolo a ritornare quasi sui forti supporti di 6,50/60, ma non inficia la bontà del titolo, che a dir la verità negli ultimi mesi ha sofferto un po` troppo rimanendo sostanzialmente bloccato in un range di un euro , fra 6.80 e 7,80 circa largo.
Ora se ne comprende il perché, risalendo alla causa del lontano 2019, (a seguito dell` incidente del Boeing Dreamliner.)
Chi sapeva ha iniziato ad alleggerire o a mettersi short ed il titolo ne ha a lungo sofferto.
Il pezzo dell` aereo incriminato fra l` altro, pare essere di produzione italiana.
Per noi è comunque un titolo nettamente e troppo sottovalutato.
E` da comprare sui livelli di mercato di 6,70/80, anche se leggermente superiori ai supporti 6,50/60.
Su probabile strappo verso le resistenze in sequenza di 7,20/30 ed i massimi e resistenza più forte di 7,80/90 alleggerire e vendere opzioni call su strike 8 Marzo e 9 Giugno. Solo per i più esperti.
Sempre, per terminare, il driver dollaro, contro euro, che dopo essere andato, rafforzandosi, anche sotto i supporti di 1,16, e precisamente verso i 1,1520, e` prontamente rimbalzato, poco sopra 1,1620.
Prevediamo che possa ancora ed a breve medio termine `congestionare` fra 1,1550 e 1,1650, da cui fare ripartire poi un ciclo di medio lungo termine di indebolimento verso euro, fino a riportarlo in area resistenziale già testata di 1,2350.
Appesantito dall` enorme debito pubblico USA, ancora in forte aumento.
Questo `stop&reverse` dovrebbe anche coincidere con l` arrivo del petrolio WTI e Brent sui 95/98 circa largo, rispettivamente.
Praticamente poco sotto area 100 dollari da noi vista ed anticipata già in primavera, anche su questi articoli, quando ` l`oro nero` quotava rispettivamente 55 e 60 dollari.