SI ALZA L'ALLARME RECESSIONE NEGLI STATI UNITI. BOOMFLAZIONE O RECESSIONE?
Giannina Puddu, 21 maggio 2022.
Mentre il Presidente americano Biden si impegna sui fronti di guerra e spende decine di miliardi di dollari per sostenere i suoi combattenti preferiti, nella sua federazione sta montando l'allarme recessione.
Questo, in alcuni ambienti.
Bloomberg osserva che, nel frattempo, i legami che legano l'economia globale sembrano disfarsi ed in effetti...
Wall Street, al ribasso anche questa settimana.
Target Corporation ha perso il 29,42% negli ultimi 5 giorni e Walmart il 20,39%.
Si spiega con costi di fornitura in salita e domanda dei consumatori in discesa.
Tra le società che più hanno patito gli effetti da pandemia, nel mondo come negli USA, c'è la nota Carnival che opera nel settore crocieristico e compra navi da Fincantieri, finanziando l'acquisto con prestiti concessi da CDP.
Far ripartire la navigazione, quando è stato possibile, non è stato semplice.
Vivere una crociera mascherati, oggettivamente, non è il massimo della vacanza.
Comunque, Carnival, superato il periodo più nero della sua storia, vede i ricavi riprendere e la società prevede di avere un buon l'EBITDA entro l'estate del 2022.
Il primo trimestre 2022 ha registrato vendite per 1,6 miliardi di dollari contro i 26 milioni del 2021.
Ma, l'aumento delle vendite ha influito poco sui profitti operativi poiché la società ha perso 1,49 miliardi nel primo trimestre 2022.
E' in corso un'operazione di ottimizzazione della flotta che dovrebbe portare all'eliminazione di 22 navi, ormai poco efficienti.
Ma, c'è un "ma".
Carnival ha accumulato un debito gigantesco e non ha goduto dei ristori governativi in quanto ha la sua sede fiscale a Panama.
Gli azionisti potrebbero ritrovarsi con il solito cerino acceso in mano.
Se fosse riorganizzazione, questa dovrebbe, prima, soddisfare i creditori.
Se Carnival potesse destinare tutti i profitti maturati negli ultimi sette anni al ripagamento del debito, il totale relativo non sarebbe sufficiente.
E, il debito sta aumentando.
Entro il 2025 dovrà restituire 11,1 miliardi di dollari in conto capitale.
Eppoi, ha un CAPEX pesante e pari a 16,9 miliardi, per la cura della sua flotta e di tutto ciò che le ruota intorno.
Pare che sarà quasi impossibile ritrovare l'equilibrio di conto economico senza ricorrere ad un rifinanziamento del debito e, purtroppo, con tassi in salita che graveranno sui bilanci.
Riaprendo lo sguardo sull'intera economia americana, il calo della domanda dovrebbe ridurre il bisogno di approvvigionamenti e di forza lavoro, raffreddando l'inflazione, nota positiva, secondo alcuni.
Conor Sen, editorialista di Bloomberg, ha criticato la FED, affermando che dovrebbe preferire la boomflazione alla recessione, lasciando che l'inflazione sia libera di esplodere, evitando di aumentare i tassi di interesse prima che siano tanto severi da frenare l'economia.