Shadow banking, ora si fa sul serio

`Shadow banking` o sistema bancario parallelo nel mirino di Bruxelles: oggi la Commissione ha lanciato una consultazione per identificare i rischi di un settore che oggi rappresenta il 30% del sistema finanziario complessivo, con lo scopo di regolamentare l`universo para-bancario che oggi sfugge a qualunque norma.

Del sistema bancario parallelo fanno parte tutti gli istituti finanziari che svolgono attività bancarie ma non ne hanno lo statuto: ad esempio, fondi d`investimento compresi i fondi negoziati sui mercati (Exchange Traded Funds, ETF) e i fondi speculativi, compagnie di assicurazione o ri-assicurazione che emettono o garantiscono prodotti creditizi, le cartolarizzazioni e le operazioni su prestiti di titoli e pronti contro termine. Il sistema bancario `ombrà, un giro d`affari di 46 milioni di miliardi nel solo 2010, svolge funzioni importanti, ad esempio creando ulteriori fonti di finanziamento e offrendo agli investitori alternative ai depositi bancari. Ma, secondo Bruxelles, a lungo termine può anche rappresentare una potenziale minaccia per la stabilità finanziaria, poichè accumula fonti ignote di rischio. «Nessun mercato deve sfuggire ad una normativa adeguata ad una sorveglianza efficace», ha detto il commissario al Mercato Interno Michel Barnier, presentando la consultazione. «Dobbiamo costruire un regolamento ed una vigilanza efficace perchè l`industria finanziaria creativa e innovativa rischia di spostare tutte le attività in questo campo, non regolamentato e ad alto rischio, con il pericolo di nuove crisi».

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