SARDEGNA: DURA SCONFITTA PER ABBANOA IN TRIBUNALE

SARDEGNA: DURA SCONFITTA PER ABBANOA IN TRIBUNALE
GIORGIO VARGIU. PRESIDENTE ADICONSUM SARDEGNA. Fonte: LinkOristano.it

Redazione, 20 giugno 2024.

ABBANOA SPA, società fondata il 22 dicembre 2005 dalla trasformazione di Sidris S.c. a r.l. a seguito della fusione delle società consorziate, è interamente partecipata da Enti Pubblici, attualmente è costituita da 342 Comuni soci e dal socio Regione Sardegna.

ABBANOA SPA è l'effetto della legge regionale he ha istituito in Sardegna il servizio idrico integrato, legge che ha consentito alla Regione di accorpare tutti gli enti pubblici che si occupavano di acqua in un’unica nuova struttura, appunto Abbanoa.

Era il tempo di Renato Soru che, alla guida della regione dal 2004 al 2008, impose anche la tariffa unica per l'acqua.

Da questa "integrazione dei servizi idrici" è maturato un diffuso malcontento tra i cittadini sardi, per i costi e per i disservizi.

L'accentramento dei poteri di gestione della rete idrica regionale azzerò il vantaggio del rapporto diretto tra i gestori e la popolazione locale, aggiunse complessità alle procedure ed ai rapporti con gli utenti, compresse il controllo della rete, peggiorando la qualità della manutenzione in cambio di bollette, troppo spesso, stratosferiche.

In questo clima arroventato hanno preso corpo iniziative delle associazioni dei consumatori contro ABBANOA.

ADICONSUM, in prima fila.

Tanto che, come ha ricordato Giorgio Vargiu, attuale Presidente ADICONSUM Sardegna, nel 2017 con Sandro Murtas, Direttore Generale, ABBANOA si rivolse al Tribunale per reclamare 5,4 milioni di euro da ADICONSUM SARDEGNA per "Danni di Immagine".

Ma, la sentenza espressa dal Tribunale di Cagliari è stata, invece, quella di una condanna di ABBANOA.

Giorgio VARGIU, Presidente ADICONSUM Sardegna: “PUNITO IL TENTATIVO DI ABBANOA DI ZITTIRE GLI UTENTI SARDI.

E, incalza, anticipando che ADICONSUM valuterà anche l'ipotesi di un esposto alla Corte dei Conti, mentre chiede alla Regione presieduta da Todde di aprire un tavolo in vista della scadenza della Concessione...

Scrive ADICONSUM:
Davide batte Golia, e Abbanoa non solo perde la battaglia legale contro Adiconsum Sardegna, ma dovrà anche risarcire all’associazione dei consumatori le spese legali sostenute per una causa assurda e priva di qualsiasi fondamento.

A deciderlo il Tribunale civile di Cagliari, che ha respinto tutte le richieste dell’azienda.

Nel mese di aprile 2017 Abbanoa Spa citava in giudizio Adiconsum Sardegna dinanzi al Tribunale civile di Cagliari, chiedendo un  risarcimento complessivo da 5,4 milioni di euro per presunti danni di immagine subiti all’azienda, secondo le ricostruzioni fantasiose dei manager di Abbanoa, gli utenti sardi si sono resi colpevoli di peccato di lesa maestà per aver tentato di far valere i propri diritti.


Il Tribunale di Cagliari, dopo sette anni di causa ove sono stati esaminati centinaia di documenti ed ascoltate le deposizioni di quattordici testimoni, con la sentenza n. 1544 del 12 giugno 2024 ha ora rigettato tutte le domande di Abbanoa Spa, condannando la società al pagamento delle spese di lite.

In particolare, il Tribunale ha accertato che le domande di Abbanoa non hanno trovato alcun riscontro nei documenti offerti dalla stessa società in quanto le dichiarazioni rese alla stampa o riportate dai giornali hanno avuto finalità informativa e non hanno avuto carattere diffamatorio come asserito da Abbanoa.

“Con questa sentenza il Tribunale sconfessa e punisce il tentativo di Abbanoa di zittire gli utenti sardi e le proteste contro disservizi e mala-gestione del servizio idrico – commenta il Presidente Giorgio Vargiu – Una sonora sconfitta che rappresenta anche un costo non indifferente per la società, che dovrà risarcire la nostra associazione con oltre 18mila euro di spese processuali.

Soldi dei cittadini che avrebbero potuto essere utilizzati meglio se l’azienda non si fosse avventurata in una causa legale temeraria che peraltro, con l’Accordo sottoscritto con Adiconsum il 17 settembre 2019, aveva preso l’impegno di abbandonare, impegno non mantenuto – stigmatizza Vargiu - per tale motivo stiamo valutando la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti affinché si accertino possibili responsabilità per danni erariali derivanti dalla condotta dell’allora management di Abbanoa che ha avviato l’azione legale sonoramente bocciata dal Tribunale”.

“Ci aspettiamo ora le scuse formali della Società – afferma Vargiu - e ci aspettiamo un cambio radicale di atteggiamento nei confronti degli oltre 700mila utenti e nei confronti delle Associazioni che li rappresentano, ci aspettiamo il rispetto dei diritti dei consumatori e il rispetto verso il ruolo delle Associazioni dei consumatori.

Come sempre Adiconsum è disponibile ad aprire un dialogo nell’interesse dei cittadini sardi e del miglioramento del servizio idrico in favore di tutta la collettività e in quest’ottica, come già fatto più volte, lanciamo la palma della pace e l’appello al negoziato. L'auspicio è che nell’attuale management ci sia la volontà di confrontarsi con le Associazioni per risolvere i tanti problemi ancora esistenti tra Azienda e consumatori, Azienda che in quasi 25 anni di attività non è mai riuscita a costruire un rapporto di reciproca fiducia con l’utenza e che, al momento, è di gran lunga in fondo alla classifica nel gradimento dei Sardi che la percepiscono come un problema e non come un servizio pubblico efficace ed efficiente”.

Adiconsum lancia un appello anche alla Giunta regionale affinché si apra con urgenza un tavolo di lavoro in vista della scadenza della concessione al 2025 e dei rischi conseguenti all’obbligo di effettuare una gara internazionale per l’assegnazione del servizio idrico integrato della Sardegna. Un tavolo che dovrà necessariamente vedere anche come riequilibrare la reputazione aziendale fortemente compromessa in passato e come conquistare la fiducia da parte degli utenti. 

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