SARA' GUERRA???

SARA' GUERRA???

Giannina Puddu, 14 febbraio 2022.

L'UE, schiacciata e pressata tra i due fronti, deve raddrizzare la schiena e svolgere il suo ruolo di bilancere internazionale.

L'attività dilpomatica, svolta sin qui, non ha modificato la situazione ed il rischio delle armi prende corpo.

Sabato, tra i leader occidentali e Mosca, un folto intreccio di telefonate inutili, al momento.

Sulla crisi dell' Ucraina, il Cremlino che ha denunciato "l'isteria" degli Stati Uniti, mentre  Joe Biden insiste a  minacciare  Vladimir Putin di "gravi ripercussioni e rapidità" in caso di attacco .

Da Washington, l'annuncio di una "imminente" invasione dell'Ucraina da parte della Russia che la Russia nega.

E, Yuri Ushakov, consigliere diplomatico di Putin, accusa, sostendendo che "L'isteria [americana] ha raggiunto il culmine".

Parigi, si muove in solitario e non dovrebbe.

Il Presidente Macron, sceglie il campo, a prescindere dall' UE e dichiara che «La nostra sensazione è che Vladimir Putin rimanga sulle stesse basi.... in uno stato d'animo di esigenza, di provocazione, stando però attento, per mantenere aperte tutte le sue opzioni".

Macron e ogni singolo esponente apicale dell' Area UE dovrebbero tacere, promuovere, invece l'assunzione di  una posizione univoca UE.

Anzichè gettare taniche di benzina sul fuoco, la UE dovrebbe spegnere il fuoco assumendo una posizione ferma che geli la tensione attuale, ormai, pericolosamente alta.

Se fosse guerra, l'Europa sarebbe il campo di battaglia e questo va impedito.

Chi vuole questo?

La percezione del rischio di guerra è ormai così elevato che  Stati Uniti, Germania, Italia, Regno Unito, Paesi Bassi, Canada, Norvegia, Australia, Giappone e Israele hanno invitato i loro cittadini a lasciare l'Ucraina.

KLM ha annunciato sabato la sospensione dei voli per l'Ucraina fino a nuovo avviso.

E, molte ambasciate in Ucraina si stanno svuotando, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha ripetuto che le dichiarazioni americane siano troppo allarmistiche.

A Kiev, la marcia dei manifestanti, sabato scorso, per affermare di non volersi piegare al panico.