SAN FRANCESCO D'ASSISI SAREBBE ACCANTO A CHI LOTTA CONTRO IL SACRILEGO SFREGIO DI "MADRE TERRA" IN SARDEGNA.

Giannina Puddu, 23 luglio 2024.

San Francesco, Patrono d'Italia (!!!), è il mio Santo preferito.

Perchè aveva capito, fino in fondo, l'immenso valore del "Creato", ciò che noi, oggi, definiamo "Habitat", assorbendo in esso ogni elemento presente in natura, dai sassi, alle rocce, ai mari, ai fiumi, alle sorgenti, alle colline, alle montagne, alle pianure, ad ogni essere vivente in terra, cielo e acqua, di specie animale o vegetale.

Il messaggio di San Francesco è di grande attualità e sono certa del fatto che se fosse ancora qui, sarebbe presente al Porto di Oristano, come a Selargius, come a Quartu Sant'Elena, come a Orgosolo, come a Saccargia, come a Barumini, come a Villacidro, come a Orani, come a Mamoiada, ovunque, accanto agli uomini, alle donne e ai bambini che stanno lottando per impedire la sacrilega devastazione di "Madre Terra" di Sardegna.

Lui potrebbe essere ovunque e con chiunque stia lottando contro questa diabolica profanazione,  avendo, da Santo, il dono dell'ubiquità.

Nel capitolo  degli Approfondimenti Francescani della Rivista on line SAN FRANCESCO, Grado Giovanni Merlo pubblicò, il 30 novembre dell'anno 2001:

"Sora nostra madre Terra, le parole di San Francesco."

Frate Francesco e il Cantico di frate Sole: versi che hanno una stretta attinenza con il tema dell'ambiente.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,  la quale ne sustenta e governa, e produce diversi frutti con coloriti flori et herba.
Sono parole che occorre fissare nella mente con lentezza, allargando lo sguardo alla realtà apparentemente materiale costituita da «sora nostra matre Terra»:
meditare anche per raggiungere nuove consapevolezze sulla condizione umana e sulla nostra collocazione in questo mondo, evitando luoghi comuni, ottusi stereotipi e stucchevoli moralismi.
L’invito alla meditazione è uno stimolo per non farsi travolgere dall’esteriorità transeunte delle mode conformisticamente ecologiste.
Le parole di frate Francesco costringono a porsi delle domande per capire.
Ad esempio, non si può non notare che la «Terra» è allo stesso tempo «nostra madre» e «sorella»
Perché? L’originalità francescana è in tanto coinvolgente in quanto ha un fondamento lontano e, tuttavia, ancora molto vicino: ha il suo fondamento nella Bibbia.
Allora la lassa, o strofa, del Cantico di frate Sole, ricordata all’inizio di questo scritto, si comprenderà meglio, riandando ai versetti di Genesi 1, 29-30:
E Dio disse:
Io vi ho dato ogni erba che produce seme sulla terra e tutti gli alberi che hanno in se stessi il seme della loro specie, perché servano di cibo a voi, e a tutti gli animali della terra, a ogni uccello del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, perché abbiano di che nutrirsi.
Che si siate o non credenti, questi versetti impongono riflessioni e suggeriscono decisioni di enorme portata: Chiamano, non di meno, a una responsabilità che è di tutti e di ognuno.
Ne riparleremo presto a proposito di «frate Sole», di «sora Luna e le stelle», di «frate Vento», di «sor’Aqua», di «frate Focu».