RIUSCIRA' L'UCRAINA AD OTTENERE AIUTI DALLA CINA? MENTRE SENATORI USA SONO A KIEV

RIUSCIRA' L'UCRAINA AD OTTENERE AIUTI DALLA CINA?  MENTRE SENATORI USA SONO A KIEV
IL TEMPIO DEL CIELO A PECHINO

Giannina Puddu, 16 maggio 2022.

Il racconto della crisi ucraina, oltre la versione dominante a livello mediatico, comprende altri punti di vista, sui veri obiettivi degli attori che, di fatto, dominano il contesto.

Gli attori principali sono due, come ormai chiarissimo: la NATO a conduzione americana e la Russia.

Ben prima di questa "partita" bipolare che vede l'Ucraina come territorio di guerra e di prova di forze, la Russia, aveva, per molti anni, dichiarato all' Occidente che non avrebbe potuto tollerare l'accerchiamento militare progressivo dei suoi confini diretti.

La NATO, con gli USA capofila, hanno, innegabilmente, fatto orecchie da mercante come se l'appello russo potesse essere ignorato.

Fino all'epilogo del febbraio 2019 che ha visto l'Ucraina, inserire in Costituzione, l'obiettivo di aderire alla NATO e alla UE.

Nel frattempo, maturava la proposta russo-cinese di creare una nuova moneta basata su un paniere di valute e di materie prime con il chiaro intento di affrancarsi dallo strapotere  del dollaro che ha dominato, sin qui, le transazioni commerciali internazionali.

Il dollaro e l'economia americana, grazie a questo loro dominio planetario hanno acquisito valore straordinario pur partendo dall'impiego di sola carta e solo inchiostro.

Nel 1971, l'allora Presidente Nixon, doveva risolvere il pesante deficit della bilancia dei pagamenti americana.

La guerra in Vietnam era costata cari agli Stati Uniti che avevano  visto ridursi le loro riserve auree da oltre 24 miliardi di dollari nel 1948 a 10 miliardi.

Nixon risolse in piena estate dichirando che il dollaro non avrebbe più potuto essere convertito in oro.

Da circa 50 anni, la copertura del dollaro è stata fornita dalle transazioni internazionali che, grazie agli scambi indispensabili per poterle effettuare, hanno indotto le altre nazioni a fornire valore reale in cambio di pezzi di carta su base fiduciaria.

Una certa parte di mondo non ci sta più da tempo e, dunque, le inizative orientali volte ad introdurre correttivi dando vita all' Unione Economica Euroasiatica (Uee) e la Repubblica Popolare Cinese.

L’Uee, l’unione economica e commerciale che ha quale obiettivo primario quello di affermare una nuova politica monetaria ed una nuova valuta per gli scambi, comprende la Russia, la Bielorussia, il Kazakistan, la Kirghisia e l’Armenia e cuba con un Pil di circa 1.700 miliardi di dollari.

L' Uee opera in stretta collaborazione con la Belt and Road Initiative, la Nuova Via della seta voluta dalla Cina.

La  “nuova moneta” è basata su un paniere di valute che comprende il  rublo (!) e lo yuan, saldamente ancorati (invece...) anche al valore di alcune materie prime strategiche, incluso l’oro. 

Questa "iniziativa" assume un carattere fortemente destabilizzante per gli Stati Uniti D'America. 

Può minarne ogni solidità ed ogni supremazia, monetaria, finanziaria e, dunque, anche politica.

Il nuovo asse monetario Russia/Cina, dal punto di vista USA deve essere rotto e serve inventare tattiche al fine di romperlo.

E, la creatività pare non mancare come del resto non è mai mancata.

In questi giorni, Senatori statunitensi sono presenti a Kiev, mentre le Acciaierie Azovstal sono ancora sotto attacco delle  forze russe e  mentre gli ultimi combattenti ucraini di Mariupol sono trincerati lì da molte settimane.

Nonostante la chiara posizione assunta dalla Cina dall'esplosione del conflitto e nonostante la Cina abbia lasciato intuire il suo sostegno alla Russia, le  famiglie dei membri di questo battaglione presente a Mariupol hanno organizzato una conferenza stampa per chiedere aiuto alla Cina!

Per bocca di una moglie, Natalia Zaritskaya, hanno dichiarato:

Chiediamo al presidente cinese Xi Jinping di mostrare compassione, sostenere i valori che condividiamo e mostrare una grande saggezza orientale aiutando a salvare i difensori di Mariupol.

Per quanta ingenuità si possa sperare di incontrare sul lancio di una tale richiesta di aiuto, pare impossibile che possa bastare e non comprendere (o, almeno supporre) che ci sia dietro un'istruzione mirata a recidere l'asse russo/cinese.

Le donne-mogli dei soldati ucraini asserragliati nelle acciaierie Azovstal, avrebbero potuto chiedere aiuto, come fatto fin qui, alla NATO, agli USA, all'UE, etc...

Perchè coinvolgere direttamente la Cina che si è sempre tenuta distante?