RISERVE AUREE GLOBALI. DI CHI E' LA GRANDE RISERVA ITALIANA?

RISERVE AUREE GLOBALI. DI CHI E' LA GRANDE RISERVA ITALIANA?
Grafico di Sam Parker

Giannina Puddu, 27 agosto 2024.

Il bel grafico pubblicato a corredo di questo pezzo, è stato elaborato  da Sam Parker (giovane grafico canadese, nato a False Creek, una insenatura situata nella zona centrale di Vancouver) e rileva l'ammontare delle riserve auree più importanti a livello globale, alla data del settembre 2023.

I dati sono stati estratti dal data base delle banche centrali, della Federal Reserve Bank di St. Louis, del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e del World Gold Council. 

Dopo pochi mesi, a maggio 2024, la classifica è stata modificata in modo netto con gli USA che si sono collocati in cima alla classifica, determinando un largo distacco rispetto alla Germania.

Agli USA si attribuiscono 8.133 tonnellate di oro, 3351 alla Germania e 2452 all'Italia che si colloca al terzo posto nella classifica aggiornata mondiale.

Seguono, la Francia, la Russia, la Cina, la Svizzera, il Giappone, l'India e i Paesi Bassi.

Riguardo la notevole scorta aurea italiana, pende ancora la domanda relativa a chi ne sia proprietario: la Banca D'Italia (che non è d'Italia ma delle banche che ne detengono il capitale) o dello Stato Italiano?

Sulla questione erano intervenuti, a più riprese,  Alberto Bagnai e Claudio Borghi, attraverso dichiarazioni pubbliche e mozioni parlamentari.

Eppure, sul sito di Banca D'Italia, la stessa dichiara che

Presso la Sede della Banca d'Italia in Via Nazionale 91 sono custodite 1.100 tonnellate di oro di proprietà dell'Istituto, comprendenti anche la totalità dell'oro "monetato", insieme a una quota (100 tonnellate) delle riserve conferite alla BCE.

Dal punto di vista della localizzazione geografica, l'oro di proprietà della Banca d'Italia è distribuito secondo la tabella di seguito riportata:

Localizzazione geografica

Depositario

Tonnellate

%

Regno Unito

141,2

5,76

Svizzera

149,3

6,09

Stati Uniti

1.061,5

43,29

Italia

1.100,0

44,86

Totale

2.452,0

100,00

La scelta di dislocare all'estero poco più della metà del metallo, presso diverse Banche Centrali, deriva, oltre che da ragioni storiche, legate ai luoghi in cui l'oro fu acquistato, anche da una strategia di diversificazione finalizzata alla minimizzazione dei rischi.

A quest'ultima affermazione sulla prudente diversificazione dei rischi, ci credono in pochi...

Anche le riserve auree tedesche sono conservate  all'estero, nelle piazze finanziarie di New York, Londra e Parigi.

Mentre si legge che tra il 2013 e il 2016 e con discrezione, la banca centrale francese avrebbe riportato a casa le sue ultime 221 tonnellate d'oro, così che le 2435 tonnellate di riserva aurea francese sarebbero custodite a La Souterraine, il caveau della banca centrale francese.

Allargando lo spettro dell'osservazione a tutta la Banca D'Italia, rimando al libro:

 1981: il divorzio fra Tesoro e Banca d'Italia -  Daniele Della Bona - copertina

Ecco com'è nata la dittatura dei mercati finanziari in Italia. Il progetto che sta portando alla distruzione dell’economia italiana, attraverso la depressione della domanda interna e il conseguente azzeramento dell’apparato industriale parte da molto lontano.
Il primo passo per l’espropriazione della sovranità monetaria realizzatasi compiutamente con l’adozione dell’euro risale al 1981, quando l’allora ministro delle finanze Beniamino Andreatta ed il futuro Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, allora presidente di Bankitalia, operarono per sottrarre quest’ultima al controllo del Ministero del Tesoro.
Questo controllo era indispensabile per garantire allo Stato italiano la possibilità di gestire una propria politica monetaria, e attraverso questa politica far fronte ai momenti di crisi, finanziare il deficit e quindi investire nel buon funzionamento dell’economia reale. In questo libro sono descritti i retroscena, sono indicati gli attori, è portata alla luce la trama di una storia i cui risultati drammatici (per il popolo italiano, non certo per chi l’ha ideata) sono sotto gli occhi di tutti.