RINCARI LUCE E GAS. UN MAGGIOR COSTO PARI A 82,6 MILIARDI PER FAMIGLIE E IMPRESE ITALIANE.
Giannina Puddu, 12 settembre 2022.
L’Ufficio studi della CGIA di Mestre, ha calcolato che, dedotti gli aiuti sin qui erogati, il maggior costo per luce e gas, peserà, sulle tasche delle famiglie e delle imprese italiane, per 82,6 miliardi in più, rispetto al 2021.
La cifra è spaventosa!
Il Decreto Aiuti, in fase di approvazione a cura del governo Draghi, dovrebbe portare in dote non più di 12-13 miliardi.
Il costo energetico complessivo, a carico delle famiglie e delle imprese, sempre secondo CGIA, è pari 207,4 miliardi di euro.
E' la 73esima azienda al mondo per ricavi, con 65,0 miliardi di euro nel 2020.
A partire dal 2020, Enel ha una capitalizzazione di borsa di 82 miliardi di euro.
E' la più grande utility europea per capitalizzazione.
Dal 2018, Enel è anche la seconda più grande azienda elettrica al mondo per ricavi dopo la State Grid Corporation of China.
Confermando la saggia guida che disse "segui i soldi", la domanda è: di chi è l'Enel?
Al 31 dicembre 2020, i risparmiatori, con acquisti diretti, pesavano per il 14,1% del capitale.
Il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) per il 23,6%.
Gi Investitori Istituzionali, pesavano per il 62,3%.
Cercare e trovare l'elenco dei possessori delle azioni ENEL è compito che può scoraggiare.
C'è un'opacità, sul dato, che distruba e tradisce l'obbligo di trasparenza del mercato, in ogni sua declinazione.
Anche Consob si limita a fornire dati aggregati anzichè di dettaglio.
La "torta" che pubblica si ferma all'informazione sugli "azionisti rilevanti" e quindi:
- MEF 23,585%
- CAPITAL RESEARCH AND MANAGEMENT COMPANY 5,030%
- BLACKROCK 5,080%
- MERCATO 66,305%
Come noto, BlackRock è la più grande fabbrica finanziaria al mondo, con sede a New York.
Mentre, Capital Research and Management, secondo la presentazione che ne offre Bloomberg, è una società che fornisce la gestione degli investimenti attraverso fondi comuni di investimento, conti gestiti separatamente e fondi di investimento in pool. Lo Studio offre servizi di gestione degli investimenti a privati e grandi istituzioni.
Ha sede a Los Angeles.
Due grandi gruppi finanziari americani detengono più del 10% del capitale di ENEL.
Ma, nell'aggregato che Consob descrive come "mercato", vi è la quota dominante degli altri Investitori Istituzionali Finanziari che non elenca.
Ne discende, comunque, che, a fronte dell'incremento record (+ 85,3%) dei i ricavi di ENEL nel primo semestre 2022, mentre le famiglie e le imprese italiane stanno affogando nel maggior costo, gli azionisti di ENEL festeggiano per il maggior ricavo!
Al netto della quota di partecipazione pari al 14% circa in mano ai risparmiatori, quasi tutta la torta è sul tavolo del MEF e, soprattutto, della Finanza Internazionale.
Alla partenza, il MEF aveva una quota di partecipazione superiore al 30%, progressivamente ridotta a favore degli attori finanziari che, con il loro peso, condizionano la governance di ENEL come di altre società pubbliche privatizzate.
A questi, poco importa che le famiglie e le imprese italiane siano strette nella morsa di costi insostenibili.
Gli altri grandi stati hanno agito diversamente allo scopo di proteggere le attività strategiche nazionali.
Il governo di Parigi aveva individuato i suoi settori strategici dando loro priorità negli investimenti, soprattutto quando si trattava di aziende di Stato.
Aveva anche sostenuto i gruppi privati con generosi incentivi pubblici.
La Francia aveva introdotto le Golden share nella propria legislazione per proteggerne la proprietà e anticipando l'Italia di una ventina d'anni.
I risultati si contano.
C'è un rapporto di uno a quattordici tra le acquisizioni estere di imprese francesi e quelle fatte da imprese francesi su aziende straniere.
L' Italia è esposta all'attacco dei predatori.
C'è Golden Share e Golden Share...