Riflessioni a margine della moratoria dei debiti alle pmi
E’ dal mese di Settembre del 2008, dal momento del fallimento della Lehman Brothters, che l’intero sistema bancario è entrato in crisi, ma piuttosto che impegnarsi in una seria ristrutturazione delle regole mondiali del settore, va avanti con provvedimenti tampone.
La crisi si è poi spostato sui paesi, Grecia, Portogallo, Spagna, Italia e chissà quanti ancora in futuro.
A pagare però da anni sono solo le imprese ed i cittadini.
Da anni si vive con continui aumenti dei tassi che le imprese pagano per i propri affidamenti, spesso con condizioni assolutamente insostenibili. Il motivo palesato è che lo spread si allarga continuamente, il costo del denaro è alto, la liquidità è poca, quindi, a pagare devono essere le imprese.
A questo punto interviene la BCE con una mossa a sorpresa che ha il sapore di una vera soluzione. Vengono erogati finanziamenti al mondo bancario con un tasso fissato all’1%. La cosa sembra molto valida, ma a guardare bene, manca nella normativa una frase determinante. Manca l’obbligo da parte degli istituti bancari di riversare sul sistema imprese tutta o parte dei finanziamenti a cui il sistema bancario ha accesso, quindi, ad oggi, nemmeno un euro è stato utilizzato per sostenere il motore della tanto paventata ripresa dell’imprenditoria italiana.
Qualche giorno fa l’ultima beffa, viene pubblicizzata ovunque una moratoria che, a ben vedere potrebbe essere comunque una soluzione. Mancando la liquidità per sostenere le imprese, quindi, potrebbe essere utile evitare per un anno il pagamento delle rate dei finanziamenti così da generare indirettamente comunque un flusso di cassa indiretto. Ma, come sempre, una piccola frase della norma distrugge in un istante ogni possibilità. La moratoria è concessa solo a chi non ne abbia già goduto precedentemente!!! Quindi non è chiaro a chi viene concessa, visto che ad averne bisogno sono proprio quelle imprese che pur avendo goduto in passato di questo aiuto, oggi, ne hanno bisogno più che mai.
Ci sono interi settori in fortissima crisi, dall’edilizia alla metalmeccanica, dal tessile all’alimentare, che pur avendo buoni prodotti devono confrontarsi con un mercato in forte rallentamento. Sarebbe molto utile e corretto in un momento in cui tutti si stanno rimboccando le maniche per tirare fuori questo paese dai problemi, che non solo si facciamo provvedimenti utili ma soprattutto che i tecnici, tutti, dal governo in giù, offrano soluzioni serie e diffondano non solo sicurezze “virtuali”, ma reali.
Attendiamo fiduciosi una revisione della moratoria che contempli anche l’accesso a chi ne ha goduto precedentemente altrimenti i problemi che ci aspettano per il 2012 saranno molto seri!
Dott. Roberto Diodati CFI Advisors