REGNO UNITO. PER UN ERRORE INFORMATICO CENTINAIA DI DIPENDENTI POSTALI INNOCENTI, ROVINATI, INCRIMINATI E ARRESTATI.
Redazione, 8 gennaio 2024.
La vita di centinaia di dipendenti delle poste del Regno Unito è stata distrutta da un'accusa infondata e la verità sta emergendo a circa 20 anni di distanza.
L'accusa di falso in bilancio e furto, a carico di direttori e vice direttori postali era partita dai report elaborati dal sistema di controllo Horizon, introdotto dalle Poste nel 1999 e sviluppato dalla società giapponese Fujitsu per la contabilità e la tenuta dell'inventario.
Ciò che sta emergendo è che ci fossero bug nel sistema che, erroneamente, aveva segnalato la mancanza di molte migliaia di sterline.
Pur di non essere accusati ingiustamente, molti dipendenti postali avevano versato soldi propri per colmare il falso divario denunciato dal sistema.
In molti hanno rischiato la bancarotta o hanno perso, addirittura, i loro mezzi di sussistenza, altri, sono proprio finiti in prigione.
Lo stress provocato dalle accuse e dalle condanne subite, ha fatto fallire matrimoni, ha devastato la salute delle famiglie coinvolte e causato morti premature.
Dopo 20 anni, gli attivisti sopravvissuti hanno vinto la battaglia legale per far riesaminare i loro casi e, finalmente, è in corso un’inchiesta pubblica, iniziata nel febbraio 2021.
Ormai, è stato accertato che le anomalie contabili erano il frutto di un errore del sistema informatico in uso presso le Poste Pubbliche del Regno.
Attraverso una petizione, che ha raccolto oltre un milione di firme, è stato chiesto di togliere, all'ex amministratore delegato dell'ufficio postale, Paula Vennells, il suo CBE (commander of the Order of the British Empire), immeritata onorificenza attribuita in UK.
Vennells aveva detto di essere "veramente dispiaciuta per la sofferenza causata ai vice direttori delle poste ingiustamente perseguiti e alle loro famiglie".
Ma, non convince...
Annullate, ad oggi, 93 condanne e, di queste, 39 in un colpo solo, nell'aprile 2021, presso la Corte di Appello.
Il governo del Regno Unito, unico proprietario delle Poste, ha dichiarato la sua intenzione di scagionare le centinaia di persone condannate ingiustamente, promettendo ai condannati per errore, un risarcimento di 600.000 sterline ciascuno.
Soldi che non restituiranno la vita a chi l'ha persa e non cancelleranno la sofferenza patita in tutti questi anni.