REGNO UNITO DRASTICO PER EVITARE I 45.000 CLANDESTINI DEL 2022. AL 18 LUGLIO 2023 IN ITALIA 79.751!
Redazione, 18 luglio 2023.
Oggi, nel porto di Portland, sulla costa meridionale dell'Inghilterra, trainata da un rimorchiatore, è arrivata la chiatta Bibby Stckholm dalla Cornovaglia.
Verrà usata per alloggiare 500 migranti illegali che hanno raggiunto le coste inglesi a bordo delle loro barchette, senza permessi e senza documenti.
Il governo di Rishi Sunak, dopo essere riuscito a far approvare la sua nuova legge sull'immigrazione, ha replicato alle feroci critiche mettendola sul piano economico, nel senso che ospitare i clandestini nelle chiatte farebbe risparmiare soldi pubblici rispetto agli alloggi in hotel.
Una verifica contabile recente ha messo in evidenza che il risparmio di cui parla Downing Street sarebbe pari a sole 10 sterline al giorno, a persona.
La ragione più probabile rispetto al risparmio pare essere quella, invece, di impedire agli immigrati l'accesso al territorio del regno nel quale non metterebbero proprio piede restando blindati nelle chiatte, prive di motori che possano muoverle, ancorate da qualche parte in mezzo al mare tanto lontano dalle rive da scoraggiare eventuali fughe.
I primi richiedenti asilo dovrebbero essere a bordo della Bibby Stckholm che ne può ospitare 500, entro la fine del mese di luglio.
Rishi Sunak intende convincere gli immigrati clandestini della loro non convenienza a sbarcare sulle coste inglesi dopo avere attraversato la Manica.
L'arrivo nel Regno Unito con mezzi non autorizzati sarà sgradevole, saranno parcheggiati nelle chiatte in mezzo al mare in attesa che sia organizzato il ritorno forzato nei paesi di origine o il trasferimento nel Ruanda.
La legge che apre a queste soluzioni drastiche e astute è sgradita agli oppositori di Sunak che si sono spesi con forza anche se inutilmente.
Dal gruppo di campagna internazionalista Best For Britain, la giornata di oggi è stata descritta come una "giornata buia".
Anche Jenny Jones, del partito dei Verdi, aveva lottato per fermare questo disegno di legge, fallendo il suo obiettivo.
Oggi, durante un'intervista alla radio LBC, ha commentato che si tratta di una iniziativa di legge "impraticabile, vergognosa e imbarazzante per la Gran Bretagna".
Ha aggiunto che non si può tollerare il rischio che si ripeta nel 2023 quanto è accaduto nel 2022 che ha registrato 45.000 ingressi illegali.
Nel 2022, l' Italia aveva registrato 105.131 nuovi arrivi, ovvero più del doppio di quanti sono bastati al governo di sua maestà per approntare una reazione così forte e, probabilmente, efficace.
Dall'UNICEF: Nonostante il Memorandum d'intesa tra Italia e Libia sul contrasto all'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani, e le restrizioni per il COVID-19, il numero degli arrivi in Italia è aumentato costantemente: 105.131 gli arrivi nel 2022, contro i 67.400 del 2021, che già rappresentava un aumento del 95% rispetto ai 34.154 del 2020. Nei primi 10 giorni di luglio, gli arrivi in Italia del 2023 risultano il 77% degli oltre 90.600 registrati sulle rotte migratorie del Mediterraneo.
Ancora in Italia, già alla data di ieri, dal 1 gennaio al 18 luglio 2023, si sono contati 79.751 nuovi ingressi illegali.
Questi dati sono quelli forniti dal Ministero dell'Interno che pubblica il suo "cruscotto statistico giornaliero".
Con "trasparenza" ci dicono che i nostri confini non confinano...
Questo, mentre in UK, il Ministro dell'Interno, allineato con il suo Primo Ministro, ha ulteriormente chiarito sostenendo che Se le persone sanno che non c'è modo per loro di rimanere nel Regno Unito, non rischieranno la vita e non pagheranno ai criminali migliaia di sterline per arrivare qui illegalmente.
È quindi giusto fermare le barche e rompere il modello di business delle bande criminali che sfruttano le persone vulnerabili, consentendo in ultima analisi al governo di avere una maggiore capacità di fornire un rifugio sicuro a coloro che sono a rischio di guerra e persecuzione.
In Italia, mentre il debito pubblico cresce spinto anche da queste spese che sarebbero per noi insostenibili, si riempiono le casse private delle mega strutture, anche internazionali operanti in Italia che, ormai, hanno rastrellato quasi tutto il businness dell'accoglienza e non hanno interesse a che "la politica" italiana inverta la sua rotta che, in effetti, si conferma e pure con il vento in poppa!