REFERENDUM IN SARDEGNA CONTRO LA SPECULAZIONE ENERGETICA. DEPOSITATE LE FIRME IN CORTE D'APPELLO. Referendum regionale consultivo ex art. 4 L.R. N.20/1957

REFERENDUM IN SARDEGNA CONTRO LA SPECULAZIONE ENERGETICA.  DEPOSITATE LE FIRME IN CORTE D'APPELLO. Referendum regionale consultivo ex art. 4 L.R. N.20/1957
Avv. Michele Pala. Comitato Regionale Sardo per il NO alla devastazione ambientale dell'Isola

Giannina Puddu, 12 settembre 2024.

La parola passa ai sardi.

Contro la programmata Devastazione Ambientale della Sardegna.

Il Comitato Regionale Sardo per il NO (sardegnaperilno@libero.it) ci ha dato conferma del deposito delle firme raccolte perchè sia indetto il Referendum Regionale che ha lo scopo di dare ai sardi l'opportunità di esprimersi circa il futuro della loro Terra.

Il quesito referendario è chiaro, diretto e non si presta ad interpretazioni, agevolando i cittadini sardi nel loro processo decisionale:

Volete voi che il paesaggio sardo terrestre e marino sia modificato con l’installazione sul terreno ed in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?

La domanda è semplice, non è una proposta di legge di iniziativa popolare che il Popolo non ha mai scritto, non ha letto e di cui ignora l'effettivo contenuto, pur avendo firmato perchè fosse portata all'esame del Consiglio Regionale.

Il quesito referendario è immediatamente percepibile da chiunque, sin dal momento della firma indispensabile per il suo lancio e fino al momento solenne del voto che sarà l'azione politica determinante.

Si presume che il Referendum si svolgerà in primavera, tra aprile e maggio 2025.

Di seguito, il comunicato stampa del Comitato Regionale Sardo per il NO alla distruzione sistematica del preziosissimo territorio sardo con il pretesto della "Transizione Energetica":

Il giorno 10 settembre alle ore 11,30 presso la Corte d’Appello di Cagliari abbiamo depositato le firme necessarie per indire il referendum regionale consultivo ex art. 4 L.R. N.20/1957 per la tutela del paesaggio sardo dalla speculazione eolica e fotovoltaica.

Riteniamo che, stante il procedere delle installazioni industriali, la preoccupante sequenza di atti vandalici che hanno interessato gli impianti e la sostanziale inerzia della politica, il fattore tempo sia determinante anche per l’esito della iniziativa referendaria a difesa del territorio di Sardegna, delle sue attività produttive e della stessa identità del popolo sardo.

Per questo motivo abbiamo interrotto la raccolta un mese prima del termine di legge registrando comunque un grande successo con oltre 25000 sottoscrizioni sul quesito: Volete voi che il paesaggio sardo terrestre e marino sia modificato con l’installazione sul terreno ed in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?

Il nostro impegno sarà ora indirizzato alla informazione ed al coinvolgimento della popolazione per giungere numerosi al voto e con esso alla espressione unitaria e democratica della volontà dei sardi su di un tema tanto importante per il futuro dell’isola.

Il Comitato Regionale Sardo per il NO sardegnaperilno@libero.it