RE DOLLARO PIGLIATUTTO SPARIGLIA I MERCATI

RE DOLLARO PIGLIATUTTO SPARIGLIA I MERCATI

Milano, 29 luglio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

L' uno-due dei tassi di fine Luglio, pur essendo già ampiamente scontato dai mercati e dai piu' attenti analisti, sta provocando un rimescolamento, che raramente si era visto.
Naturalmente quasi incomprensibile ai più, per il classico effetto contrarian, sopratutto per le principali commodities e divise, come  il petrolio greggio wti e l'euro dollaro, fra i piu' scambiati e liquidi in assoluto.
Anche i maggiori titoli, prima sul Nasdaq e poi sul FTSE MIB, fra mercoledì e giovedi, hanno preso il volo, da una parte senza influenzare troppo il primo super liquido  listino e portando il secondo  ad un +2% a mezz'ora dalla chiusura dei mercati di giovedì e sui massimi degli ultimi 12mesi posti a 29800/900.
I tassi USA medi ormai sono su 5,50% e hanno come prospettiva a medio termine e per lo meno fino a fine 2023, di salire ancora, legati unicamente, alla più reale inflazione "Core" ed anche al costo del lavoro.
Obiettivo.... arrivare a sfiorare un tasso medio del 6% per fine anno.
Quelli BCE, sempre a rimorchio, dovranno adeguarsi con gli improvidi aumenti che Christine Lagarde continua imperterrita a percorrere, nonostante, si, la stessa realtà, ma con in più l' aumento del petrolio che incide sull'inflazione da importazione, a differenza degli USA, esportatori netti.
Per entrambe le sponde dell' Atlantico la minaccia di una recessione e stagnazione dei consumi, più evidenti nei paesi mediterranei dell' Europa, strangolati dal mancato accesso al credito dei consumi e dei mutui.
Fra l altro, il cavallo non beve...e non puo' bere.
Per Lunedì  temiamo comunque un ridimensionamento dei titoli che in questi ultimi giorni hanno iperperformato, notamente Meta (+7%), Nvidia (+4%), Amazon (+3%)ed AMD (+3%).
Solo nella seduta di Giovedì e solo sul tecnologico Nasdaq.
Gli altri pur importanti indici, a meta seduta di Giovedì e Venerdi erano quasi piatti.
Per quanto riguarda invece il nostro indice piu' importante, FTSE MIB, nelle stesse e solo nelle stesse sedute, con un incidenza ben  superiore, su detto indice, titoli  come STM (+9%), Stellantis (+6%), Moncler (+7%), Mediobanca (+4%), abbiamo superato addirittura il 2% di indice, in parte, ci si rimangerà queste abnormi performances, dovute soprattutto a motivi tecnici e ricoperture.
Il FTSE MIB ha il grosso ostacolo tecnico psicologico, posto fra 29500 e 30000 ed i titoli sono chiaramente in forte  ipercomprato.
Petrolio WTI in rialzo del 2% ed Oro ed Argento in ribasso del 2%.
Le altre commodities tutte in ribasso.
Il re dollaro si rafforza a 1,10 dagli 1,12 di inizio settimana scorsa.
Sembrava tutto, aumento tassi Fed e BCE di un 0,25%.... gia' scontato dai mercati!