Rating, ecco cosa ha detto Draghi alla Procura

``Conosco il fenomeno, che esiste ed e` documentato: vi e` un conflitto tra analisti e uffici che producono il rating. Va rammentato che le societa` che proponevano i prodotti strutturati soggetti a rating erano societa` da cui dipendevano quelle stesse agenzie``.

Queste le parole di Mario Draghi, rilasciate ai pm della Procura di Trani in merito all`inchiesta sulle agenzie di rating e sul declassamento del nostro sistema bancario operato da Moody`s il 6 maggio 2010. Il contenuto della testimonianza di Draghi, allora governatore di Bankitalia, e` stato trasmesso in esclusiva ieri dal Tg5.

``Il sistema bancario italiano e` robusto - ribadisce l`allora Governatore della Banca d`Italia, riferendosi a quel giudizio negativo - Il deficit di parte corrente e` basso, il risparmio e` alto. Il debito complessivo di famiglia, imprese e Stato e` basso rispetto ad altri paesi``. L`aumento di volatilita` nel prezzo dei titoli e` - accusa Draghi - ``un sicuro danno derivante da queste valutazioni``. E spiega al magistrato che a seguito di giudizi negativi ``gli investitori non trovano conveniente sottoscrivere titoli di banche e gli stessi titoli di Stato``. Draghi nella sua testimonianza ricorda infine al pm Ruggiero come la credibilita` delle tre agenzie di rating sia diminuita dopo le errate valutazioni negli Stati Uniti sui cosiddetti mutui subprime nell`agosto 2007.

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