Milano, 1 settembre 2024. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.
C' è ben poco da dire e da scrivere, in questa ultima Settimana di Agosto, più che gli scambi, ancor di più sottili, chi muove i mercati, non sa neanche che direzione prenderanno con Settembre.
Le due, tre notizie, riguardano il taglio dei tassi USA saranno di 0,25%, o di mezzo punto percentuale? Che fine farà INTEL , sommersa da dubbi amletici e dalle casse vuote? Andrà a 15 dollari o a 30?
Infine la nuova proposta Mediolanum per nuovi e vecchi, pare, clienti, di ritornare a remunerare al 5% lordo il danaro lasciato in deposito!
Ci riserviamo di sentire i vertici anche di Credem che in genere fa da tempo la stessa politica espansiva ed aggressiva a beneficio anche dei propri bilanci, certo..
Ora ci sarebbe se scegliere i dividendi di queste due eccellenze fra le tante banche del nostro listino, meglio se a seguito di prese di beneficio o storni improvvisi in aree gia segnalate precedentemente anche su queste colonne.
Oppure beneficiare di questa buona ed inconsueta oltre che contrarian occasione, quando approfondiremo però questi ed altri particolari.
Ma un pò tutti gli asset più importanti stanno vivendo questa fase interlocutoria.
Prendiamo il cross euro dollaro che un mese fa era fra 1,0850 ed 1,0950 era a poco a poco scivolato verso 1,11/1,12.
Per poi in queste ultime sedute assestarsi a metà strada fra 1,10 e 1,1050.
Il classico tiro alla fune fra le due sponde dell' Atlantico, tra FED e BCE funziona sempre.
Soprattutto con volumi al lumicino! Tutto ciò continuerà con scostamenti più evidenti per lo meno fino ai primi di Novembre, quando la direzionalità, dopo le Elezioni USA, la farà da padrona.
Per il momento solo per veloci traders può andare bene questo ...trading....
L' importante è non abusarne.
La tendenza del petrolio WTI e sempre più facilmente orientato, verso i 68/70 che verso gli 80/82 dollari.
Ma basta un non nulla per ribaltare l' apparentemente facile previsione che neanche le più alte sfere degli stessi stati produttori di petrolio, riescono a prevedere, per cui...meglio astenersi.
Dei titoli i nostri lettori abbonati ne sono ben lontani, da tempo, tranne i due sopracitati.
Mentre facciamo un'eccezione per una leggera entrata a "piramide rovesciata" su Stellantis, ma sul forte supporto di 12,50 circa largo.
Ma bisogna essere veloci per entrare a questi prezzi e beneficiare almeno per l'esercizio 2024 di un acconto di fine anno e saldo nella primavera 2025, seppur noi pensiamo, ridotto rispetto al precedente.
Stessa musica per l'obbligazionario, soprattutto quello dei Treasury a 2 anni da cui i nostri abbonati sono già usciti definitivamente da più di due mesi.
Ecco perché ci sembra anomalo il rendimento offerto da Mediolanum del 5% lordo, ma che comunque puoi essere, salvo verifiche, un classico switch tardivo fra il 2 anni Treasury che ora rende meno del 4% lordo.
Cosa resta dunque, più che altro per proteggersi dall' erosione dei nostri risparmi almeno nei prossimi sei mesi/un anno?
Resta il GOLD fisico a lungo termine, che per noi dovrebbe raggiungere i 2750/2800 dollari per oncia dai 2500 attuali.
E per il breve medio termine il SILVER che dovrebbe, emulando il rapporto storico con l' oro arrivare anche a 34/35 dollari l' oncia, dai 29 odierni, meglio con l ' acquisto di un ETC od ancora meglio un' acquisto di opzioni call area 29/30 scadenza a breve.